Prevenzione vaccinale: la priorità di GSK Italia per un Paese che invecchia
Innovazione, collaborazione e responsabilità al centro della nuova strategia di GSK Italia sotto la guida di Antonino Biroccio
Nel suo primo giorno da General Manager di GSK Italia, Antonino Biroccio ha tracciato la rotta del nuovo corso dell’azienda: più innovazione, più prevenzione vaccinale e un impegno concreto per rendere l’Italia sempre più attrattiva per gli investimenti nel settore farmaceutico e della ricerca.
Con oltre 4.200 collaboratori, due centri di ricerca e due stabilimenti produttivi – a Siena e Parma – GSK rappresenta uno dei principali motori del comparto farmaceutico nazionale, con l’8% degli investimenti annui del settore. Biroccio, laureato in chimica farmaceutica e con un dottorato in genetica e biologia molecolare, ha scelto di presentarsi alla stampa di settore nel suo primo giorno di lavoro, sottolineando tre parole chiave: immediatezza, trasparenza e cooperazione.
Perché la prevenzione vaccinale è così importante?
In un Paese che invecchia rapidamente, la prevenzione vaccinale negli adulti è una delle sfide sanitarie più urgenti. Secondo Biroccio, investire in prevenzione non significa aumentare la spesa pubblica, ma ridurre i costi legati alle malattie croniche e migliorare la qualità della vita della popolazione. “Più anziani diventiamo, più cronicità si evidenziano – ha spiegato –. Mantenere gli adulti in buona salute significa alleggerire il peso sul Servizio Sanitario Nazionale.”
Uno studio recente dimostra che una copertura vaccinale del 25% della popolazione over 60 potrebbe generare un risparmio sanitario di circa il 10%, a conferma che la prevenzione è un vero investimento economico e sociale.
Innovazione e ricerca: l’Italia come hub strategico di GSK
Biroccio ha ricordato con orgoglio il ruolo dei poli industriali italiani: a Siena si producono vaccini antibatterici e anticorpi monoclonali, mentre a Parma si realizzano farmaci destinati a oltre 100 Paesi nel mondo, incluso un nuovo prodotto recentemente approvato dalla FDA che promette di migliorare la vita dei pazienti con patologie complesse.
“L’obiettivo – ha dichiarato – è fare sistema, valorizzando il patrimonio scientifico e produttivo del Paese. L’Italia può essere un punto di riferimento per l’innovazione farmaceutica se pubblico e privato collaborano in modo sinergico.”
Prevenzione, sostenibilità e collaborazione: le tre direttrici del futuro
Il nuovo General Manager di GSK Italia ha evidenziato l’importanza di un dialogo costante con istituzioni, società scientifiche e stakeholder della salute, per sviluppare progetti di prevenzione realmente efficaci. La sostenibilità, ha aggiunto, non riguarda solo l’ambiente, ma anche la sostenibilità dei sistemi sanitari, che passa da una popolazione più sana e da cure più tempestive.
Guarda il servizio completo su YouTube.com/PianetaSalute per ascoltare le parole di Antonino Biroccio e scoprire come GSK Italia intende rafforzare la cultura della prevenzione e dell’innovazione.
La visione presentata da Antonino Biroccio segna l’inizio di una nuova fase per GSK Italia: un modello basato su innovazione, prevenzione e ascolto, in cui la salute delle persone diventa il motore della crescita economica e sociale. La prevenzione vaccinale, in particolare, emerge come una delle strategie più efficaci per costruire un futuro in cui benessere e sostenibilità camminano insieme.
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