Novità dalla Neurologia: al Congresso SIN 2025 prevenzione, nuove terapie e modelli innovativi di cura
Il Congresso SIN 2025 ha mostrato una neurologia in piena evoluzione: dalla prevenzione delle malattie neurodegenerative alle terapie che cambiano il decorso della sclerosi multipla, dalle novità sull’epilessia ai farmaci innovativi in arrivo nei prossimi anni. Una fotografia aggiornata che racconta come ricerca, clinica e organizzazione sanitaria stiano convergendo verso percorsi più precoci, personalizzati ed equi per tutti i pazienti.
Prevenzione delle malattie neurodegenerative: intervenire prima dei sintomi
Negli ultimi anni la neurologia ha ampliato in modo significativo la sua capacità di comprendere, prevedere e trattare molte patologie del sistema nervoso. Al Congresso SIN 2025, i maggiori esperti italiani hanno presentato dati e prospettive che cambiano la visione stessa della prevenzione e della cura, offrendo un quadro aggiornato delle sfide attuali e delle soluzioni che si stanno delineando per il futuro.
Una delle novità più rilevanti riguarda la prevenzione delle malattie neurodegenerative. Le evidenze presentate mostrano che malattie come l’Alzheimer iniziano fino a quindici o vent’anni prima dei primi sintomi. Questo significa che la prevenzione non può limitarsi alla popolazione anziana, ma deve rivolgersi alle fasce più giovani: un intervento tra i 15 e i 50 anni sulla correzione dei fattori di rischio può ridurre il rischio di sviluppare una malattia neurodegenerativa fino al 40-45%. Una prospettiva che avvicina la neurologia alle strategie già vincenti in cardiologia e oncologia.
Parkinson: conoscere i meccanismi precoci per sviluppare terapie neuroprotettive
Il Congresso SIN ha dedicato ampio spazio anche al Parkinson, una malattia che oggi viene interpretata in modo completamente diverso rispetto al passato. Gli esperti spiegano che il processo neurodegenerativo inizia molti anni prima della diagnosi, spesso in un periodo in cui non sono ancora visibili i sintomi motori che permettono il riconoscimento clinico.
Comprendere a fondo questi meccanismi è fondamentale per identificare i soggetti a rischio e sviluppare strategie di prevenzione mirata. Quando sarà possibile individuare con certezza chi svilupperà la malattia, si aprirà la strada a vere terapie neuroprotettive, capaci di ritardare l’esordio o rallentare la progressione della degenerazione neuronale. La ricerca sta investendo proprio in queste fasi precoci, considerate oggi la migliore finestra di intervento.
Sclerosi multipla: terapie che hanno cambiato gli ultimi vent’anni
Anche la sclerosi multipla è stata al centro di un’importante riflessione. Negli ultimi vent’anni l’arrivo di farmaci modificanti il decorso ha cambiato radicalmente la vita dei pazienti. Pur non essendo ancora disponibile una cura definitiva, le terapie attuali permettono di rallentare in modo significativo la progressione della malattia e di posticipare l’insorgenza della disabilità. La diagnosi precoce resta un elemento chiave, così come la comprensione della fase biologica della malattia, in cui il processo infiammatorio è attivo prima che compaiano i sintomi clinici.
Epilessia: un approccio più integrato e multidisciplinare
Grande attenzione è stata dedicata anche all’epilessia. Il Congresso SIN ha dato spazio a sessioni plenarie, presentazioni orali e workshop condivisi con la Lega Italiana contro l’Epilessia, con un focus particolare sull’epilessia nell’anziano e sul rapporto tra crisi epilettiche e malattie neurodegenerative. La visione è quella di un approccio integrato, in linea con il modello “One Brain One Health”, che riconosce il ruolo della neurologia nel contesto più ampio della salute globale.
Farmaci innovativi: il sistema sanitario si prepara alle nuove terapie
Uno dei temi emergenti riguarda i farmaci innovativi in arrivo per le malattie neurodegenerative. La SIN ha avviato un percorso di standardizzazione nazionale per preparare il sistema sanitario italiano alle decisioni AIFA previste nei prossimi anni. L’obiettivo è garantire equità di accesso, anche nelle aree più periferiche del Paese, e creare un ecosistema di competenze multidisciplinari — neurologi, biochimici clinici, radiologi — capace di supportare terapie complesse e percorsi diagnostici avanzati.
Emicrania: i nuovi farmaci che restituiscono qualità di vita
Novità importanti anche per l’emicrania, una delle condizioni neurologiche più diffuse e disabilitanti. Negli ultimi anni sono arrivati farmaci specifici, ben tollerati e capaci di ridurre frequenza e intensità degli attacchi in modo più efficace rispetto alle terapie “di prestito” usate per decenni. Molti pazienti riportano mesi completamente liberi dalla malattia, un risultato impensabile fino a pochi anni fa. Avere a disposizione terapie mirate significa restituire autonomia, qualità di vita e la possibilità di vivere pienamente il lavoro, le relazioni e le attività quotidiane.
Conclusioni
Il Congresso SIN 2025 ha evidenziato una neurologia in pieno movimento, sempre più orientata alla prevenzione precoce, alle terapie personalizzate e alla collaborazione tra discipline. Una direzione che promette benefici concreti per migliaia di pazienti e che segna un passo avanti decisivo verso una salute del cervello più consapevole e più tutelata.
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