Crisi demografica in Italia: un patto tra generazioni per invertire il declino

Sempre meno nascite, sempre più anziani: la fotografia di un Paese che invecchia. Da Roma parte il format “Demografica” promosso da Adnkronos, con ministri, esperti e istituzioni a confronto su crisi demografica, lavoro, natalità e futuro dei giovani.
Un’Italia che invecchia: allarme demografico
L’Italia è uno dei Paesi europei con il tasso di natalità più basso. A confermarlo è anche l’ultimo sondaggio Adnkronos Q&A, che ha raccolto oltre 5.000 voci da tutta Italia per comprendere le cause e le possibili soluzioni della crisi demografica.
Il quadro emerso è allarmante: meno figli, più anziani e territori interi che si svuotano. Per rispondere a questa emergenza, Adnkronos ha lanciato una nuova edizione del format “Demografica – Un patto tra generazioni”, dalla sede del Palazzo dell’Informazione di Roma.
L’obiettivo? Aprire un confronto diretto tra istituzioni, accademici, imprese e società civile per costruire politiche efficaci che rispondano al problema del declino demografico.
Lavoro, welfare, natalità: le tre leve per il rilancio
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha evidenziato la necessità di agire su tre fronti principali:
- aumentare l’occupazione, in particolare quella giovanile e femminile,
- migliorare la produttività per contrastare la futura carenza di competenze,
- sostenere la genitorialità e favorire la natalità.
Calderone ha ribadito che occupazione femminile e maternità non devono essere in contrapposizione, sottolineando l’urgenza di rafforzare il welfare aziendale e territoriale per dare un segnale concreto alle future mamme.
Politiche sociali come leva di sviluppo
Anche la Viceministra Maria Teresa Bellucci ha messo l’accento sulla “transizione demografica”, una trasformazione silenziosa ma profonda, che ha bisogno di tempo, visione e interventi strutturali.
Secondo Bellucci, trattare di demografia non significa ottenere risultati immediati: bisogna accompagnare le persone dalla nascita fino all’inclusione sociale e lavorativa.
Il Sottosegretario Claudio Durigon ha proposto una misura concreta per evitare la fuga dei giovani all’estero: una flat tax al 5% per chi viene assunto con contratto a tempo indeterminato, così da incentivare la permanenza in Italia e rispondere al crescente mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
I territori si svuotano: l’allarme dall’Europa
L’europarlamentare Antonella Sberna ha lanciato un appello per un vero Family Deal europeo, che valorizzi la famiglia non come soggetto da assistere, ma come attore chiave dello sviluppo.
Molti territori italiani sono ormai privi di bambini, con scuole che chiudono e servizi che scompaiono. A restare sono solo gli anziani, spesso soli.
Una politica demografica integrata è, secondo Sberna, l’unica risposta efficace: deve combinare accesso alla casa, servizi di prossimità, occupazione femminile, cura degli anziani e sostegno alle famiglie.
Far nascere figli è ancora un desiderio (ma non un diritto)
A chiudere il confronto è stata Maria Cecilia Guerra, economista ed ex viceministra, oggi voce dell’opposizione sul tema delle disuguaglianze. Guerra ha sottolineato che il desiderio di fare figli in Italia è ancora molto forte, ma spesso non si riesce a realizzarlo per motivi economici e sociali.
I dati parlano chiaro:
- il divario occupazionale tra uomini e donne è di 18 punti percentuali,
- il gap tra padri e madri raggiunge il 30%.
Serve quindi un nuovo equilibrio, che permetta di conciliarsi tra lavoro e genitorialità, e che riconosca il valore sociale e collettivo della natalità.
Guarda il video: le voci dei protagonisti
Nel video del nostro servizio TV su“Demografica – Un patto tra generazioni” puoi ascoltare direttamente gli interventi di ministri, sottosegretari, parlamentari ed esperti che si sono confrontati su una delle sfide più urgenti per l’Italia di oggi e di domani.
Un contenuto da non perdere per chi vuole capire come affrontare in modo costruttivo e lungimirante la crisi demografica italiana.
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