Epigenetica e ambiente: la salute dei bambini al centro della Conferenza Internazionale di Medicina Ambientale

Epigenetica e ambiente: un confronto tra istituzioni e scienza per capire come prevenzione, stili di vita e inquinamento influenzino il nostro DNA e il futuro della salute pubblica.
Un tema globale che parte dai più piccoli
La Seconda Conferenza Internazionale di Medicina Ambientale, in programma a Chieti il 20 e 21 novembre 2025, è stata presentata in Senato con un focus centrale: “Esposizione ambientale ed epigenetica per proteggere la salute dei bambini”.
Un tema che unisce mondo scientifico, istituzioni e società civile, ponendo al centro la domanda chiave: come l’ambiente condiziona la nostra salute, soprattutto nei primi mille giorni di vita?
Epigenetica e ambiente: un legame sempre più forte
Gli esperti hanno sottolineato che l’ambiente è la principale determinante di salute. L’epigenetica, infatti, dimostra che ciò che mangiamo, respiriamo e tocchiamo non cambia il nostro DNA, ma può modificarne l’espressione, con effetti che si trasmettono di generazione in generazione.
Questo spiega l’aumento di patologie croniche e oncologiche, incluse malattie neurodegenerative e tumori pediatrici, in crescita anche in Italia.
La prevenzione primaria come “miglior farmaco”
Il messaggio condiviso dagli esperti è chiaro: la prevenzione primaria è il vero strumento per proteggere la salute dei bambini e garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario nazionale.
Secondo il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, oggi il 95% delle risorse sanitarie è destinato alle cure e solo il 5% alla prevenzione: un modello che non regge di fronte all’invecchiamento della popolazione e al crescente peso delle malattie croniche.
Stili di vita e corretta alimentazione
Dieta mediterranea, attività fisica e riduzione degli inquinanti ambientali sono le chiavi per invertire la tendenza. Investire nell’educazione delle giovani madri, nella scuola e nella cultura della salute significa ridurre obesità infantile, diabete e malattie cardiovascolari.
Come ha sottolineato il presidente di SIMA Alessandro Miani, un ambiente sano è il miglior farmaco naturale di cui disponiamo.
Un impegno condiviso dalla ricerca
La conferenza vedrà la partecipazione di premi Nobel, ricercatori e rappresentanti delle principali istituzioni. Tra loro anche Richard Roberts, Nobel per la Medicina, che ha richiamato l’urgenza di una ricerca scientifica accessibile e condivisa, capace di generare benefici reali per tutti.
Perché seguire la Conferenza di Chieti
L’evento di novembre sarà un’occasione unica per approfondire il legame tra ambiente, epigenetica e salute dei bambini, ma anche per comprendere come un nuovo modello di prevenzione possa ridurre l’incidenza delle malattie croniche e oncologiche.
Un passo decisivo per costruire una sanità più sostenibile e un futuro più sano per le prossime generazioni.
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