INDAGINE, 8 ITALIANI SU 10 CHIEDONO OBBLIGO MASCHERINA (85,3%) E TAMPONI PER TUTTI (75,3%)

8 ITALIANI SU 10 CHIEDONO OBBLIGO MASCHERINA
Il coronavirus cambia le paure degli italiani: forte preoccupazione per l’economia, ma anche di contagiarsi su mezzi pubblici e supermercati. Meno fiducia nel parere di medici e scienziati, ma gli italiani si percepiscono più prudenti rispetto agli altri

La pandemia cambia le paure degli italiani rispetto all’economia, alla salute e il grado di fiducia nella scienza. Sebbene sia forte la preoccupazione per l’economia del Paese per l’85,2% degli italiani, resta alto il timore di potersi contagiare (82,3%) e i luoghi ritenuti meno sicuri sono i mezzi pubblici (29,2%), il supermercato (24,6%), gli ambulatori medici e gli ospedali (13%). Considerate più sicure le relazioni con i famigliari e con gli amici al contrario di quanto dicono gli esperti.

Rispetto al contenimento della pandemia l’85,3% degli italiani si dice d’accordo a rendere obbligatorio l’uso della mascherina per tutta la popolazione, il 75,3% vorrebbe fare tamponi a tutti e il 63,3% ritiene necessario chiudere le attività e isolare i territori dove si verifica un focolaio. Sorprende anche un 57,9% delle persone che ritiene necessario controllare gli spostamenti degli altri superando i limiti imposti dalla privacy. Permane uno strabismo percettivo: l’83% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato le proprie abitudini e di essere più prudente, ma ritiene che il 44,9% non abbia cambiato le proprie abitudini o alla lunga non lo farà più (34,6%).

Il Covid però ha soprattutto ridotto la fiducia nella scienza: per il 47,9% conta di più l’esperienza di chi ha vissuto una malattia rispetto a quella di un medico o di uno scienziato (era il 20,1% nel 2019). Per il 12,5% delle persone le informazioni mediche che si trovano in internet e sui social network sono più veritiere di quelle degli scienziati, mentre nel 2019 la percentuale si fermava al 3,6%.

Stupisce che la paura delle malattie infettive resti contenuta (9,5%, +8 rispetto al periodo pre Covid) rispetto a tumori (45,3%, un +4,6 rispetto al 2019) e Alzheimer (16,7%, -14,7) che rimangono saldamente in cima alla classifica delle malattie più temute.

Sono questi alcuni dei risultati della nuova edizione dell’indagine promossa da Confindustria Dispositivi Medici e realizzata da Community Research & Analysis sul sentiment degli italiani nei confronti della salute e del servizio sanitario.

“I dati che emergono ci fanno capire quanto gli italiani abbiano fiducia nei dispositivi medici come ausili salvavita  – commenta Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria dispositivi medici –. Le persone hanno capito che le nostre tecnologie svolgono un ruolo fondamentale nel contrasto alla pandemia. Sono però molto preoccupato della mancanza di credibilità della scienza rispetto alle notizie trovate su internet, è un dato che non va sottovalutato e su cui tutti gli attori della salute devono investire per un’informazione di qualità. Condivido inoltre la preoccupazione per il futuro della nostra economia, che ha oggi bisogno di investimenti strategici per utilizzare al meglio i fondi europei per il rilancio del sistema salute. Rilancio che se vuole essere efficacie deve vedere coinvolta tutta la filiera della salute. Per questo sarebbe importante utilizzare i fondi del Mes e richiederli subito”.

Tra le seguenti problematiche di salute, quale la spaventa di più?

  2019 2020
Tumori 40,9 45,3
Infarto 7,4 5,9
Ictus 7,2 7,2
Alzheimer 31,4 16,7
Virus, malattie infettive 1,5 9,5
Depressione 4,9 4,9
I problemi di salute non mi spaventano 6,7 10,5

 

Di sua volontà farebbe un test per conoscere la probabilità di avere in futuro:

    Sì, ne ho già fatti Sì, ma non li ho fatti No Non saprei
Una predisposizione a qualche patologia (diabete, celiachia, allergie, obesità ….) 2018 11,1 36,9 43,3 8,6
2019 14,5 37,7 43,6 4,2
2020 13,2 46,6 37,6 2,6
Una malattia grave o abbastanza grave 2018 7,3 36,6 46,1 10,0
2019 10,3 36,1 49,3 4,4
2020 7,5 45,6 42,3 4,5

 

Qual è il suo grado di accordo con le seguenti affermazioni? (abbastanza e molto)

  2019 2020
Le informazioni mediche che si trovano in internet e sui social network sono più veritiere di quelle degli scienziati 3,6 12,5
I pareri dei medici/scienziati sono condizionati dalle aziende farmaceutiche 50,7 65,5
Conta di più l’esperienza di chi ha vissuto una malattia, rispetto a quella di un medico/scienziato 20,1 47,9
I medici di base non sono importanti come in passato per la presenza di molte fonti di informazioni medicali di facile accessibilità 32,3

 

Rispetto al Corona-virus, può dirci se:

Temo ancora di potermi contagiare 82,3
Non temo più di contagiarmi 17,7

 

[solo per chi risponde 1] Dove teme maggiormente di potersi contagiare?

Su un mezzo pubblico 29,2
In ospedale, dal medico 13,0
Al supermercato 24,6
In un piccolo negozio 2,1
Con i familiari 2,9
Con gli amici 5,4
Al bar, ristorante 10,9
Al lavoro 11,9

 

Qual è il suo grado di accordo con le seguenti affermazioni sul contenimento del Corona-virus? (abbastanza e molto)

Si dovrebbero fare i tamponi a tutta la popolazione indistintamente 75,3
È necessario controllare gli spostamenti delle persone superando i limiti imposti dalla privacy 57,9
Dove si verifica un focolaio è necessario isolare il territorio e chiudere tutte le attività 63,3
È necessario rendere obbligatorio l’uso della mascherina a tutta la popolazione 85,3

 

Su una scala da 1 a 5, dove 1 = per nulla e 5 = molto, quant’è preoccupato per le conseguenze del Corona-virus rispetto a:

  Valori 4 e 5 Media
L’economia italiana 85,2 4,4
Il suo lavoro/la sua attività 54,3 3,5
Le condizioni economiche della famiglia 58,0 3,7

 

A suo avviso, ora che abbiamo ripreso una vita sociale e di relazioni:

  Per me Per i miei concittadini
Non è cambiato nulla, sono tornato a comportarmi come prima 7,5 20,5
All’inizio ero molto prudente, ma alla lunga tornerò a comportarmi come prima 9,5 34,6
Ho cambiato le mie abitudini, sono in generale più prudente 83,0 44,9

Fonte: Community Research&Analysis per Confindustria Dispositivi Medici, settembre 2020 (n. casi: 1.008)

Metodologia

La popolazione oggetto di campionamento è costituita dalla popolazione con oltre 18 anni in Italia ripartita per macroregioni (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole), genere, età. Il campione ammonta a 1.200 casi. Le eventuali distorsioni sono state in seguito bilanciate in fase di elaborazione post-rilevazione – con riferimento ai dati Istat – attraverso procedure di ponderazione che hanno tenuto in considerazione le variabili di stratificazione campionaria sopra citate.

Le interviste sono state realizzate con il sistema CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) nel periodo 2-11 settembre 2020. La rilevazione è stata realizzata dalla società Demetra di Venezia Mestre.

L’indagine è stata progettata e realizzata da Community Research&Analysis per Confindustria Dispositivi Medici. Daniele Marini ha impostato e diretto la ricerca, curato gli aspetti metodologici e l’elaborazione dei dati.