Infarto e Ictus non danno preavviso: come prevenirli davvero secondo il dottor Roberto Monti

Prevenzione cardiovascolare: quando iniziare e come proteggere davvero il cuore? L'Esperto Risponde

Le malattie cardiovascolari sono ancora oggi la prima causa di morte in Italia. Il dottor Roberto Monti spiega perché la prevenzione cardiovascolare deve iniziare presto, anche in assenza di sintomi.

La prevenzione cardiovascolare salva la vita: eppure, in molti casi, arriva troppo tardi

Non aspettare di sentirti male: è questo il messaggio forte e chiaro che arriva dal dottor Roberto Monti, medico internista e specialista in prevenzione cardiovascolare presso l’Ospedale di San Candido, in provincia di Bolzano. Intervistato per il format L’Esperto Risponde, trasmesso da Pianeta Salute, il dottor Monti affronta con chiarezza e rigore un tema tanto importante quanto sottovalutato: la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Secondo Monti, l’errore più comune è pensare che infarto e ictus colpiscano solo in età avanzata o in presenza di sintomi evidenti.

«In realtà – sottolinea – molte patologie cardiovascolari sono del tutto silenziose, come l’ipertensione o il colesterolo alto. Quando ci si accorge del problema, spesso è già troppo tardi».


Perché la prevenzione cardiovascolare è fondamentale

Le malattie cardiovascolari restano oggi la principale causa di morte nel mondo. Tuttavia, moltissimi fattori di rischio sono noti, misurabili e – soprattutto – modificabili con il giusto approccio. Alimentazione, attività fisica, fumo, stress: sono tutte variabili che influiscono profondamente sul nostro rischio cardiovascolare.

«Molti ancora credono che sia sufficiente fare un controllo dopo i 50 anni – spiega Monti – ma oggi sappiamo che la prevenzione cardiovascolare deve iniziare molto prima, già in giovane età, anche nei bambini, quando sono presenti fattori familiari di rischio».


La medicina interna torna al centro

Il dottor Monti lavora in un territorio montano, dove la medicina interna svolge un ruolo chiave nel fare da ponte tra il medico di famiglia e gli specialisti. E proprio da questa prospettiva rilancia l’importanza di una visione olistica del paziente, che tenga conto di tutti i parametri clinici e non solo di un singolo sintomo.

«Serve una regia – afferma – che consideri il paziente nella sua interezza. Non possiamo più permetterci una sanità iper-specialistica che perde di vista il quadro generale».


Prevenzione primaria, secondaria e terziaria: cosa significano davvero?

Durante l’intervista viene chiarito anche un aspetto spesso poco conosciuto: la differenza tra i vari livelli di prevenzione.

  • Prevenzione primaria: rivolta a persone apparentemente sane, che non hanno mai avuto eventi cardiovascolari, ma potrebbero avere fattori di rischio;
  • Prevenzione secondaria: riguarda chi ha già avuto un primo evento (come un infarto);
  • Prevenzione terziaria: si applica a chi ha avuto più eventi e necessita di una strategia ancora più mirata.

«Oggi – precisa Monti – grazie ai nuovi strumenti di calcolo del rischio, come gli score personalizzati e l’intelligenza artificiale, possiamo offrire anche ai soggetti ad alto rischio una prevenzione primaria molto aggressiva, simile a quella secondaria. L’obiettivo è anticipare la malattia, non aspettare che si manifesti».


Quando fare i primi controlli al cuore?

Le linee guida internazionali suggeriscono di iniziare a monitorare pressione arteriosa e colesterolo già tra i 35 e i 40 anni. Tuttavia, in alcune regioni europee sono in fase di sperimentazione screening infantili per l’ipercolesterolemia familiare. Il futuro, dunque, è nella personalizzazione della prevenzione cardiovascolare, fin dalla giovane età.


Il consiglio dell’esperto

«Non aspettare i sintomi. Anche se ti senti bene, fai un controllo», è l’appello finale del dottor Monti. «Prevenire un infarto è possibile, ma solo se si agisce per tempo. Proprio come ci laviamo i denti ogni giorno per evitare carie, dovremmo prenderci cura del nostro cuore con la stessa costanza e attenzione».


Guarda l’intervista completa al dottor Roberto Monti nel nuovo episodio de L’Esperto Risponde:


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