Voci di pancia: dare voce a chi convive con le malattie infiammatorie intestinali

Voci di pancia: dare voce a chi convive con le malattie infiammatorie intestinali Sessualità, lavoro, alimentazione e diritti: quando l’intestino diventa una questione sociale e culturale, non solo clinica

Sessualità, lavoro, alimentazione e diritti: quando l’intestino diventa una questione sociale e culturale, non solo clinica

Dolore addominale, diarrea ricorrente, stanchezza cronica. Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) – come la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa – non colpiscono solo l’apparato digerente: compromettono la qualità della vita in ogni sua dimensione, dalla sfera personale a quella sociale, lavorativa e affettiva.

Proprio per questo è nata “Voci di pancia”, la campagna promossa da Lilly, insieme all’associazione AMICI Onlus, al gruppo di ricerca IG-IBD e alla federazione internazionale IFCCA. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di rompere il silenzio e abbattere lo stigma ancora troppo diffuso intorno a queste patologie.

Oltre i sintomi: l’impatto reale delle MICI sulla vita quotidiana

Secondo le stime, in Italia sono oltre 250.000 le persone affette da MICI, e il numero è in costante aumento, specie nei paesi industrializzati. Ma se da un lato la sintomatologia – come dolori addominali, urgenza intestinale e affaticamento – è già di per sé invalidante, dall’altro c’è un impatto spesso invisibile, ma devastante: isolamento sociale, difficoltà sul lavoro, incomprensione da parte di familiari e colleghi.

La campagna “Voci di pancia” nasce proprio per colmare questa lacuna e portare alla luce le storie e le esigenze reali dei pazienti.

Tre nuove guide per affrontare i temi “tabù”

Durante l’evento di lancio a Roma, sono stati presentati tre strumenti pratici e informativi rivolti ai pazienti con MICI. Le guide, realizzate con il supporto di medici, psicologi e nutrizionisti, affrontano temi spesso trascurati:

  • Sessualità e genitorialità: due aspetti profondamente influenzati dalla malattia, ma raramente discussi apertamente.
  • Scuola e lavoro: contesti in cui il paziente può subire discriminazioni, mancanza di supporto e disagi pratici.
  • Alimentazione: una corretta dieta può fare la differenza nella gestione dei sintomi e nella prevenzione delle recidive.

Le guide sono pensate per aiutare i pazienti a raccontarsi con più forza, ma anche per sensibilizzare chi non conosce queste patologie. Parlare apertamente di MICI è un passo essenziale per trasformare le emozioni in diritti.

Serve un nuovo approccio: clinico e umano

Oltre alle terapie disponibili, la gestione delle malattie infiammatorie intestinali richiede una visione multidisciplinare: gastroenterologi, psicologi, nutrizionisti e caregiver devono collaborare per garantire un’assistenza completa. Anche la comunicazione medico-paziente deve evolversi, diventando più empatica, chiara e personalizzata.

«Non basta agire sull’intestino: bisogna prendersi cura della persona», è il messaggio chiave di “Voci di pancia”.

Il video dell’evento: testimonianze, esperti e nuove proposte

Nel servizio video che trovate in questa pagina, abbiamo raccolto le voci dei protagonisti: medici, rappresentanti delle associazioni e pazienti che condividono esperienze, sfide quotidiane e proposte concrete per migliorare l’assistenza e l’inclusione.

Guarda ora il video per capire davvero cosa significa vivere con una malattia infiammatoria cronica intestinale.


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