Una petizione per l’autonomia dei biotecnologi

Una petizione per l’autonomia dei biotecnologi

Grazie alle nuove tecnologie, i rapidi avanzamenti compiuti nell’ultimo decennio da numerose discipline scientifiche hanno cambiato in meglio la vita di larga parte della popolazione a livello mondiale.

Si pensi ad esempio al campo delle biotecnologie, termine che, stando alla Convenzione sulla diversità biologica del 1992 “indica qualsiasi applicazione tecnologica che utilizza sistemi biologici, organismi viventi o loro derivati, per realizzare o modificare prodotti o processi per un uso specifico”. Nei circa trent’anni trascorsi dalla stipula della Convenzione ad oggi, le biotecnologie si sono evolute profondamente. Ad oggi rappresentano una grandissima  opportunità di crescita per il nostro Paese e sono oggetto di interi corsi di laurea in alcuni tra gli atenei più importanti della penisola, anche grazie alla vastità dei loro campi di applicazione, che spaziano dall’agricoltura alla medicina a alla farmacia, fino ad arrivare industria e persino all’ambiente.

La disciplina si è ormai evoluta tanto da essere ormai in grado di camminare con le proprie gambe. Per questo motivo il dottor Matteo Bertelli, in veste di Education Coordinator of Biotechnology Students, ha avanzato una petizione per chiedere l’istituzione di un Ordine nazionale dei biotecnologi italiani, che dia alle professionalità impegnate nelle biotecnologie il giusto riconoscimento.

Di seguito il testo della petizione, che può essere firmata al seguente link: https://www.biotecnologie-news.it/petizioni/

“A scriverla sono i tanti biotecnologi italiani che da anni combattono per la creazione di un Ordine che sia capace di racchiudere le nostre professionalità in modo indipendente ed autonomo.

Il biotecnologo è una professione emergente ed indipendente dalle altre. Una professione che ora conta circa 30.000 laureati nel nostro paese a cui si vanno aggiunti i dottorati in biotecnologie che, indipendentemente dalla laurea in altra disciplina, operano in questo campo in forza del titolo di dottorato e delle opportunità che questo titolo ha aperto per la creazione di piccole aziende spin-off.

Nel 1993 si istituì il primo corso di laurea in biotecnologie ed oggi, a quasi 30 anni dalla sua nascita, molti traguardi sono stati raggiunti. Il biotecnologo è il protagonista dell’innovazione, essendo per lo più rappresentato nelle aziende innovative e negli spin-off universitari, e svolge un ruolo principale nell’operare all’interno dei parchi scientifici e tecnologici per lo sviluppo delle piccole società private nel settore biotech che anche dal censimento di ASSOBIOTEC della Associazione Industriali vengono rappresentate come un settore economico importante per il nostro paese.

Il dato è molto chiaro: le imprese hanno sì bisogno di ricercatori, ma ancor di più persone con competenze capaci di trasformare la ricerca in impresa. Questo è il motivo per cui crediamo sia necessario riconoscere un ordine specifico per i biotecnologici laureati e dottorati.

Un Ordine Professionale è un Ente Pubblico posto “sotto l’alta vigilanza del Ministero della Giustizia”, la cui funzione principale consiste nel garantire il cittadino circa la professionalità e la competenza dei professionisti che svolgono attività dedicate nel campo della tecnica, della salute, della legge. Tra le attribuzioni assegnate vi sono ad esempio: a) procedere alla formazione e all’annuale revisione e pubblicazione dell’Albo; b) vigilare alla tutela dell’esercizio professionale;  c) rappresentare la professione che costituisce l’Ordine stesso (attraverso una trasparente informazione) e l’ormai obbligatoria “formazione continua permanente” (per evitare l’obsolescenza della professione). Rispetto al punto c), vale la pena sottolineare come sia persino nata una Società scientifica ad hoc, ossia la Società europea di  biotecnologie, che si propone peraltro di formare in modo continuativo i biotecnologi, che non possono soddisfare questa loro esigenza mediante i corsi dell’Ordine dei biologi o di quelli dell’Ordine dei Medici. E questo per ovvie ragioni. Società europea di biotecnologie che ha scelto il dottor Matteo Bertelli quale rappresentante in funzione della campagna per la creazione di un Ordine specifico per i biotecnologi. Al fine di sottolineare l’assoluta specificità che contraddistingue le biotecnologie, è utile pure citare la creazione del Biotech Week, un’iniziativa che quest’anno si è svolta nel fine settimana del 28 e 28 settembre.

Premio Nobel Rita Levi Montalcini è Matteo Bertelli, presidente di MAGI Group
Il Premio Nobel Rita Levi Montalcini e Matteo Bertelli, presidente di MAGI Group

In conclusione, si può affermare che la ragion d’essere di un Ordine Professionale è duplice: da un lato, tutelare gli Iscritti; dall’altro, proprio attraverso la difesa della professionalità, tutelare la collettività.

Nel corso di questi ultimi decenni, lo sviluppo del settore biotecnologico è sotto gli occhi di tutti. Non solo i più attenti: chiunque non può non accorgersi della centralità assunta da questa che è una branca scientifica specifica e che dunque non merita di essere annoverata all’interno di un insieme che non le è proprio.

Chiediamo dunque che venga istituito l’Ordine nazionale dei biotecnologi italiani per l’accoglimento dei biotecnologici laureati e/o dottorati  che vogliano svolgere tale professione”.