31 MAGGIO – GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO Una lezione per gli studenti organizzata dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano con De Agostini Scuola
Il 31 maggio alle ore 11.00 l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano insieme a De Agostini Scuola, in collaborazione con Italian Climate Network e Icona Clima, celebrano la Giornata mondiale senza tabacco con una lezione per le scuole di I e II grado. Numerose le tematiche, dai danni del fumo sulla nostra salute all’importanza di smettere di fumare per proteggere noi e il nostro pianeta
Ogni anno il 31 maggio si celebra il “World No Tobacco Day”, l’appuntamento internazionale contro il tabagismo che ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e aumentare la consapevolezza dell’impatto negativo del fumo, attivo e passivo, sulla salute di tutti e sull’ecosistema del pianeta.
Quest’anno il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è “Commit to quit – Impegnati a smettere”: la pandemia di SARS-CoV-2 ha infatti portato moltissimi tabagisti a convincersi che è vitale riuscire a smettere di fumare. Lo scopo della campagna 2021 è aiutarle a farlo, evidenziando le 100 buone ragioni che avvalorano questa scelta e i benefici che ne derivano.
L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) rinnova la sua adesione a questo appuntamento che, come già lo scorso anno, si svolgerà grazie alla collaborazione con De Agostini Scuola in grado di portare il messaggio a una platea vasta di insegnanti e ragazzi. È previsto per lunedì 31 maggio alle ore 11.00 un incontro in forma di webinar per i docenti, che potranno invitare le loro classi a seguire l’evento in diretta sul canale YouTube di De Agostini Scuola (www.youtube.com/user/DeAgostiniScuola/live).
Gli studenti potranno interagire con gli esperti coinvolti inviando domande tramite i lori docenti. Il video dell’iniziativa rimarrà disponibile sul canale YouTube anche dopo la diretta, per dare la possibilità a tutte le scuole di vederlo o rivederlo.
La giornata sarà anche un’occasione per riaffermare l’impegno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nella lotta contro il fumo.
“L’Istituto Nazionale dei Tumori è da sempre in prima linea nella lotta contro il fumo” – afferma Stefano Manfredi, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. – “Promuovere interventi per la salute e l’informazione della cittadinanza sono tra i nostri principali obiettivi, a cominciare dalle generazioni più giovani. È da oltre 20 anni che il nostro Istituto partecipa attivamente alla Giornata mondiale senza tabacco, perché è importante che i ragazzi siano più consapevoli dei danni causati dal fumo alla loro salute, a quella di chi li circonda e anche all’ambiente. Nel 2020 proprio dal nostro Istituto abbiamo lanciato una campagna per realizzare un ospedale smoke-free con lo slogan “Il fumo uccide i nostri valori” come parte delle iniziative che ci impegniamo a sostenere per sensibilizzare sulle buone pratiche di prevenzione e dissuasione dal fumo. È fondamentale, infatti, che le persone conoscano oltre ai pericoli per la salute, l’impatto negativo del fumo sulla ricerca e sulla speranza di futuro”.
Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza quanto sia importante salvaguardare e rafforzare il nostro stato di salute, limitando sia il fumo attivo sia passivo; gli effetti nocivi di quest’ultimo sono emersi anche in termini di aumentata diffusione del virus e maggior gravità della malattia nei fumatori.
A partire dall’esperienza del lockdown della scorsa primavera, il Centro Antifumo dell’INT ha condotto un’indagine multicentrica per capire come le abitudini di quasi 1000 tra ex-fumatori e fumatori siano cambiate in questi ultimi mesi. Il quadro che ne è emerso è che i fattori stressanti legati alla pandemia (come, ad esempio, l’esposizione continua a notizie ansiogene, l’isolamento forzato e la paura di perdere i propri cari) possono causare le ricadute nel fumo in un ex-fumatore su 7 e far aumentare il consumo di sigarette in un fumatore su tre. Secondo il Global Youth Tobacco Survey, inoltre, nella fascia d’età tra i 13 e 15 anni, ci sono più di 14 milioni di giovani che usano prodotti del tabacco.
Numeri preoccupanti, bilanciati però dal fatto che la pandemia nei fumatori sotto i 50 anni ha anche promosso la cessazione del fumo in un soggetto su dieci e fatto complessivamente aumentare la voglia di smettere, trasformando questo difficile momento in un’occasione per liberarsi di uno dei più grandi nemici della salute.
Oltre l’impatto sulla salute, ad essere sotto i riflettori è anche l’impatto sull’ambiente: da qui l’accettazione delle recenti politiche urbane antifumo che stanno prendendo sempre più piede nel mondo e in Italia, a cominciare da Milano. Le città del futuro dovranno avere spazi pubblici trasformati e questo, grazie ad una cittadinanza attiva desiderosa e decisa nel rendere più salubri gli spazi comuni all’indomani della pandemia, cambierà il nostro modo di vivere le aree urbane.
“Il fumo passivo, non solo in ambienti chiusi, ma anche all’aperto è stato dichiarato dalla IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, un agente cancerogeno diretto per l’uomo – commenta Roberto Boffi, Responsabile della Pneumologia e del Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Per questo motivo sono necessarie ulteriori restrizioni sul consumo di sigarette e dispositivi elettronici con o senza tabacco, ad esempio nei dehors dei bar e ristoranti, nelle pertinenze degli ospedali e negli eventi sportivi o artistici all’aperto, al fine di tutelare la salute dei non fumatori e soprattutto dei soggetti più fragili”.
Oltre ai contributi scientifici previsti, tra cui quelli di Serena Giacomin e Andrea Galassini per Friday For Future, e a Nicoletta Carbone quale moderatrice, diversi testimonial del mondo dello sport, della musica e dello spettacolo daranno il loro contributo: l’allenatore di calcio Antonio Conte, il velocista Filippo Tortu, l’attore e musicista Carlo Giammusso di Officine Buone e il comico conduttore Andrea Agresti de Le Iene.
LA FONDAZIONE IRCCS – ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI (INT)
La Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un istituto pubblico di ricovero e cura a carattere scientifico. Fondato nel 1928, l’INT è primo in Italia tra gli IRCCS oncologici ed è centro di riferimento nazionale e internazionale sia per i tumori più frequenti che per quelli più rari e pediatrici. Con 540 persone dedicate e 27 laboratori, è oggi polo di eccellenza per le attività di ricerca pre-clinica, traslazionale e clinica, di assistenza ed epidemiologica. Definito come «Comprehensive Cancer Center», secondo quanto stabilito dall’Organizzazione degli Istituti del Cancro Europei (OECI), l’INT, con 10 brevetti e ben 5 Registri di Patologia Istituzionali, è affiliato a oltre una decina di organizzazioni internazionali per la ricerca e cura del cancro (OECI, UICC, WIN, EORTC) ed è membro nella rete «Cancer Core Europe» formata dai 7 principali European Cancer Center. Nel portfolio INT 2020: 785 studi clinici, 959 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, 194 progetti finanziati da enti pubblici e privati. INT è uno dei Centri di riferimento nel panorama assistenziale lombardo e nazionale: nel 2020 sono stati più di 13.500 i pazienti ricoverati e oltre un milione 173 mila le visite ed esami a livello ambulatoriale eseguite. Oltre all’attività di ricerca e clinica, l’Istituto si occupa di formazione, ospitando 180 specializzandi universitari.