Il DNA che ci protegge: scoperte le varianti genetiche che aumentano la resistenza alle malattie

Il DNA che ci protegge

Perché alcune persone sembrano resistere meglio alle infezioni, mentre altre si ammalano più facilmente? La risposta potrebbe essere scritta nel nostro DNA.

Un nuovo studio, pubblicato su Science, ha identificato decine di varianti genetiche associate a una maggiore resistenza ad alcune malattie infettive, aprendo la strada a test di predisposizione e strategie personalizzate di prevenzione.


La ricerca: un’indagine su scala globale

Il team internazionale di ricercatori ha analizzato i dati genetici di oltre 500.000 persone provenienti da diversi continenti. I partecipanti sono stati monitorati per anni, confrontando la loro suscettibilità a malattie come:

  • Influenza stagionale e pandemica
  • Infezioni respiratorie da coronavirus e virus respiratorio sinciziale (RSV)
  • Malaria e altre malattie tropicali
  • Tubercolosi

Cosa è emerso

Lo studio ha individuato oltre 40 varianti genetiche distribuite in geni legati a:

  • Risposta immunitaria innata, la prima linea di difesa contro virus e batteri.
  • Produzione di anticorpi e risposta immunitaria adattativa.
  • Barriere cellulari, come le membrane delle vie respiratorie, che impediscono l’ingresso dei patogeni.

In alcuni casi, una singola variazione del DNA può ridurre fino al 50% il rischio di sviluppare forme gravi di una malattia.


Applicazioni pratiche: dalla prevenzione alla medicina personalizzata

Queste scoperte potrebbero rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la prevenzione e la cura:

  • Screening genetico preventivo: individuare chi è più vulnerabile per intervenire prima.
  • Vaccini personalizzati: formulazioni più mirate per chi ha un sistema immunitario meno efficiente.
  • Terapie mirate: farmaci che potenziano i meccanismi naturali di resistenza già presenti in alcuni individui.

L’aspetto etico e sociale

Gli autori avvertono che l’uso delle informazioni genetiche deve essere regolamentato per evitare discriminazioni, ad esempio in ambito assicurativo o lavorativo. Allo stesso tempo, la possibilità di usare il DNA per proteggere la salute pubblica è un’opportunità senza precedenti.


Un passo verso la medicina di precisione

Secondo i ricercatori, questo è solo l’inizio: “Conoscere le basi genetiche della resistenza alle malattie ci permetterà di anticipare le epidemie, personalizzare le cure e forse, un giorno, aumentare artificialmente la protezione naturale di un individuo”, ha dichiarato uno degli autori dello studio.

FonteScience, 31 luglio 2025, “Genetic variants linked to enhanced resistance against infectious diseases” (traduzione e adattamento redazionale).