Maculopatia: presentati in Liguria i risultati dello screening per la diagnosi precoce

Maculopatia: presentati in Liguria i risultati dello screening per la diagnosi precoce

La Regione Liguria e il Comitato Macula insieme per la prevenzione: quasi 2.000 persone sottoposte a controllo della vista con esame OCT.

La diagnosi precoce della maculopatia è fondamentale per salvaguardare la vista e garantire una migliore qualità della vita. È questo il messaggio emerso dalla conferenza nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria, dove è stato presentato il documento Il valore della diagnosi precoce delle maculopatie e della presa in carico anticipata dei pazienti e impatto della patologia sulla popolazione ancora attiva, realizzato con il contributo non condizionante di Roche.


Screening oculistici: oltre 3.900 occhi esaminati

Dal 2022 al 2024, grazie al lavoro del Comitato Macula, sono state coinvolte quasi 2.000 persone sopra i 55 anni, con un totale di 3.950 occhi esaminati tramite OCT (tomografia a coerenza ottica). Questo esame, non invasivo e rapido, ha permesso di individuare segni precoci della malattia e avviare numerosi pazienti a visite specialistiche, follow-up e percorsi di trattamento.


Il ruolo delle istituzioni

Ad aprire i lavori è stato l’assessore alla Sanità di Regione Liguria, Massimo Nicolò, oculista, che ha ribadito come la prevenzione della maculopatia e l’informazione ai cittadini siano strumenti indispensabili. Molti segni della malattia sono infatti asintomatici per anni: riconoscerli in tempo significa poter intervenire prima che la vista sia compromessa.


La voce dei pazienti e delle associazioni

Il presidente del Comitato MaculaMassimo Ligustro, ha raccontato l’impegno dell’associazione nel portare la prevenzione direttamente sul territorio, attraverso screening diffusi e iniziative di sensibilizzazione. L’obiettivo è rendere consapevoli sempre più persone sull’importanza dei controlli e sul valore della diagnosi precoce.


Maculopatia: la conferma degli esperti clinici

Il dottor Gabriele Drago, della Clinica Oculistica del Policlinico San Martino di Genova, ha spiegato come la degenerazione maculare legata all’età colpisca soprattutto dopo i 55 anni e rappresenti una delle principali cause di riduzione visiva. Grazie alla tecnologia dell’OCT è oggi possibile intercettarla fin dalle prime fasi, indirizzando i pazienti verso monitoraggio e cure tempestive.


L’impatto sociale e sul lavoro

Un aspetto centrale è quello legato al mondo del lavoro. Il professor Paolo Durando, ordinario di Medicina del Lavoro all’Università di Genova, ha evidenziato come la maculopatia riguardi sempre più persone in età lavorativa. Nel solo 2024, circa 630 partecipanti allo screening rientravano nella fascia 50-70 anni, ancora pienamente attivi. La perdita della capacità visiva può compromettere la produttività e la sicurezza, rendendo indispensabile integrare gli screening oculistici nella sorveglianza sanitaria.


SOS Macula: un punto di riferimento per i pazienti

Dal 2020 il servizio SOS Macula 375 537 8678  ha risposto a oltre 26.000 telefonate, il 40% delle quali legate a difficoltà lavorative. Un dato che dimostra come la maculopatia sia non solo una sfida clinica, ma anche sociale e occupazionale. La prevenzione resta quindi la strada più efficace per tutelare la salute visiva e la qualità della vita.

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