Carcinoma mammario HER2-positivo e ADC: Daiichi Sankyo e Astrazeneca sperimentano ENHERTU® anche come terapia adiuvante per pazienti in stadio iniziale ma ad alto rischio di recidiva
Carcinoma mammario HER2-positivo e ADC: Daiichi Sankyo e Astrazeneca sperimentano ENHERTU® anche come terapia adiuvante per pazienti in stadio iniziale ma ad alto rischio di recidiva
Solo nel 2018, si stima che nel mondo siano stati diagnosticati 2,1 milioni di nuovi casi di carcinoma mammario. Daiichi Sankyo e AstraZeneca danno inizio al nuovo studio DESTINY-Breast05 che confronterà l’efficacia e la sicurezza dell’anticorpo monoclonale coniugato ENHERTU come terapia adiuvante rispetto al trattamento standard, in 1600 pazienti affette da carcinoma mammario HER2-positivo in stadio iniziale ma ad alto rischio di recidiva. ENHERTU è stato già approvato dall’FDA con valutazione accelerata per il trattamento di pazienti adulte con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile o metastatico che presentano progressione della malattia dopo due o più precedenti regimi a base di anti-HER2.
Daiichi Sankyo e AstraZeneca annunciano l’avvio di DESTINY-Breast05, uno studio randomizzato internazionale di fase III di ENHERTU® (trastuzumab deruxtecan) comparato a ado-trastuzumab emtansine (T-DM1) come terapia adiuvante per il carcinoma mammario HER2-positivo in stadio iniziale ma ad alto rischio di recidiva, nei pazienti che presentano malattia residua nella mammella o nei linfonodi ascellari dopo aver ricevuto terapia neo-adiuvante. DESTINY-Breast05 sarà condotto in collaborazione con la National Surgical Adjuvant Breast and Bowel Project Foundation (NSABP), il German Breast Group (GBG), Arbeitsgemeinschaft Gynäkologische Onkologie (AGO-B) e il SOLTI Breast Cancer Research Group.
ENHERTU è un anticorpo anti-HER2 coniugato ad un inibitore della topoisomerasi, attualmente approvato dall’FDA con valutazione accelerata per il trattamento di pazienti adulte con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile o metastatico che hanno ricevuto due o più precedenti regimi a base di anti-HER2 in setting metastatico.
Nelle donne, il carcinoma mammario è la causa più comune al mondo di mortalità per cancro e solo nel 2018 si stima che siano stati diagnosticati 2,1 milioni di nuovi casi di carcinoma mammario.[i] Un trattamento neo adiuvante viene somministrato prima dell’intervento chirurgico per aiutare a ridurre il tumore e renderlo più facile da rimuovere. Le pazienti con malattia invasiva residua alla mammella o nei linfonodi, sottoposte a intervento chirurgico a seguito di trattamento neo adiuvante, sono a maggior rischio di recidiva o morte rispetto alle pazienti che ottengono una risposta patologica completa, ovvero che non presentano alcuna malattia rilevabile nel tessuto rimosso con l’intervento chirurgico. [ii] Il trattamento adiuvante, somministrato dopo l’intervento chirurgico, mira a sradicare eventuali cellule tumorali rimanenti nel seno o nel resto del corpo, per aiutare a ridurre il rischio di recidiva del cancro.
“Nonostante i recenti miglioramenti e le approvazioni di nuovi farmaci, rimangono significative esigenze cliniche per le pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo in stadio iniziale ma con malattia invasiva residua dopo il completamento del trattamento neo adiuvante. Riconosciamo l’importanza di agire dopo l’intervento chirurgico con un ulteriore trattamento adiuvante al fine di rallentare la progressione della malattia – ha spiegato Antoine Yver, MD, MSc, Vicepresidente esecutivo e Responsabile globale del dipartimento di Ricerca e sviluppo oncologico diDaiichi Sankyo. – Questa ricerca si basa sui dati di DESTINY-Breast01 che hanno mostrato una duratura risposta nel carcinoma mammario metastatico HER2-positivo precedentemente trattato. DESTINY-Breast05 valuterà, nelle pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo in stadio iniziale, ENHERTU rispetto a T-DM1, l’attuale standard di cura. E sarà la prima volta che valuteremo il beneficio clinico di ENHERTU nel carcinoma mammario precoce, continuando il nostro impegno a trasformare il trattamento per un numero ancora maggiore di pazienti affette da tumori HER2-positivi.”
Lo studio DESTINY-Breast05 arruolerà fino a 1.600 pazienti in circa 400 centri in Nord America, Europa e Asia. L’endpoint primario di efficacia è la sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS) basata sulla valutazione dello sperimentatore. Gli endpoint secondari di efficacia includono la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da malattia sulla base della recidiva della malattia secondo la valutazione dello sperimentatore. Gli endpoint di sicurezza includono eventi avversi gravi, eventi avversi emergenti dal trattamento ed eventi avversi di particolare interesse. Saranno misurati anche gli endpoint economico-sanitari e degli outcome della ricerca, nonché gli endpoint farmacocinetici e dei biomarcatori.
“Il NSABP e gli altri nostri partner accademici si impegnano a progettare e condurre studi che hanno il potenziale di migliorare ulteriormente il modo in cui viene trattato il carcinoma mammario, valutando nuove promettenti terapie che possano fornire opzioni di trattamento aggiuntive a pazienti e medici. – Ha dichiarato Charles E. Geyer, Jr, MD, presidente della NSABP Foundation Breast Cancer Committee e vicedirettore dello Houston Methodist Cancer Center. – Siamo entusiasti di collaborare con Daiichi Sankyo e AstraZeneca su questo importante studio che ha l’obiettivo di confrontare la sicurezza e il beneficio clinico dei due anticorpi monoclonali coniugati anti-HER2 attualmente disponibili per il carcinoma mammario in stadio iniziale”.
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DESTINY-Breast05
DESTINY-Breast05 è uno studio di fase III, multicentrico, randomizzato, in aperto, con controllo attivo di ENHERTU rispetto a T-DM1 in pazienti con carcinoma mammario primario HER2-positivo ad alto rischio che hanno una malattia invasiva residua nella mammella o nei linfonodi ascellari dopo terapia neo adiuvante. Le pazienti saranno definite ad alto rischio sulla base di cancro inoperabile alla presentazione della malattia (stadi clinici T4, N0-3, M0 o T1-3, N2-3, M0) o operabili alla presentazione (stadi clinici T1-3, N0-1, M0) con stato del nodo patologico positivo (ypN1-3) dopo terapia neo adiuvante.
Le pazienti saranno randomizzate in un rapporto 1: 1 al gruppo di trattamento ENHERTU o T-DM1. La randomizzazione sarà stratificata in base ai seguenti fattori:
- Stato operativo alla presentazione della malattia, prima della terapia neo adiuvante (operabile [stadi clinici T1-3, N0-1, M0] rispetto a inoperabile [stadi clinici T4, N0-3, M0 o T1-3, N2-3, M0])
- Stato del recettore dell’ormone tumorale (positivo versus negativo)
- Stato nodale patologico post- terapia neo adiuvante (positivo [ypN1-3] versus negativo [ypN0])
- Approccio terapeutico neo adiuvante anti-HER2 (singolo contro doppio
L’endpoint primario di efficacia è la sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS) basata sulla valutazione dello sperimentatore. Gli endpoint secondari di efficacia includono la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da malattia sulla base della recidiva della malattia secondo la valutazione dello sperimentatore. Gli endpoint di sicurezza includono eventi avversi gravi, eventi avversi emergenti dal trattamento ed eventi avversi di particolare interesse. Saranno misurati anche gli endpoint economico-sanitari e degli outcome della ricerca, nonché gli endpoint farmacocinetici e dei biomarcatori.
DESTINY-Breast05 arruolerà fino a 1.600 pazienti in circa 400 centri in Nord America, Europa e Asia. Per ulteriori informazioni sullo studio, visita ClinicalTrials.gov
Carcinoma mammario HER2 positivo
Nelle donne, il carcinoma mammario è la causa più comune al mondo di mortalità per cancro; Nel 2018 si stima che siano stati diagnosticati 2,1 milioni di nuovi casi di carcinoma mammario femminile.[iii]
HER2 è un recettore di membrana tirosin-chinasico presente sulla superficie delle cellule di molti tipi di tumore, tra cui quello mammario, gastrico e polmonare. In alcuni tumori, la sovra-espressione di HER2 è associata ad una specifica alterazione genetica di HER2 nota come amplificazione ed è spesso associata ad una malattia aggressiva con una prognosi infausta. [iv]
ENHERTU
ENHERTU è un anticorpo monoclonale coniugato (ADC) specifico per il recettore HER2. E’ l’ADC leader del portfolio oncologico di Daiichi Sankyo e il programma più avanzato nella piattaforma scientifica ADC di AstraZeneca.
Gli ADC sono medicinali antineoplastici mirati che forniscono un agente chemioterapico citotossico (“carico farmacologico”) alle cellule neoplastiche mediante un linker attaccato a un anticorpo monoclonale diretto contro uno specifico bersaglio espresso dalle cellule neoplastiche. Realizzato con l’impiego della DXi, la tecnologia ADC brevettata di Daiichi Sankyo, ENHERTU è composto da un anticorpo monoclonale anti-HER2 a cui è legato, tramite un legame a base tetrapeptidica, un carico citotossico rappresentato da un nuovo inibitore della topoisomerasi I.
ENHERTU (5,4 mg /kg) è approvato negli Stati Uniti con valutazione accelerata e in Giappone per il trattamento di pazienti adulte con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile o metastatico, le quali hanno ricevuto due o più precedenti regimi di trattamento anti-HER2 in setting metastatico. L’approvazione si basa sullo studio DESTINY-Breast01. ENHERTU (6,4 mg /kg) è anche approvato in Giappone per il trattamento di pazienti affetti da carcinoma gastrico HER2-positivo avanzato o recidivante non resecabile, che è progredito dopo la chemioterapia. L’approvazione si basa sui risultati del trial DESTINY-Gastric01
Il Programma di Sviluppo Clinico ENHERTU
Un ampio e completo programma di sviluppo è attualmente in corso a livello globale con otto studi registrativi che stanno valutando l’efficacia e la sicurezza di ENHERTU in monoterapia per il trattamento di diversi tumori con espressione di HER2, inclusi i carcinomi mammario, gastrico e polmonare. Sono in corso ulteriori trials su ENHERTU in associazione con altri trattamenti anti-cancro come l’immunoterapia.
Nel maggio 2020, ENHERTU ha ricevuto le designazioni Breakthrough Therapy (BTD) e Farmaco Orfano (ODD) per il trattamento dell’adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastro-esofagea. Nell’ottobre 2020, l’FDA ha garantito la valutazione accelerata per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma gastrico HER2-positivo metastatico o adenocarcinoma della giunzione gastro-esofagea.
Nel maggio 2020, ENHERTU ha anche ricevuto una BTD per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare metastatico non a piccole cellule (NSCLC) che presentino una mutazione di HER2 e progressione della malattia durante o dopo la terapia a base di platino. In USA Non è ancora approvato per il carcinoma polmonare né gastrico.
Nel luglio 2020, il CHMP dell’EMA ha concesso la valutazione accelerata a ENHERTU per il trattamento delle pazienti adulte con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile o metastatico che hanno ricevuto due o più regimi terapeutici anti-HER2
Daiichi Sankyo Cancer Enterprise
La missione di Daiichi Sankyo Enterprise in ambito oncologico, è far leva su una ricerca scientifica innovativa spingendosi oltre il pensiero scientifico tradizionale, al fine di sviluppare trattamenti significativi per i pazienti affetti da cancro. L’azienda è impegnata a trasformare la scienza in valore per i pazienti, e questo impegno permea ogni sua scelta. Ancorata alla sua nuova tecnologia DXd dei farmaci anticorpo-coniugati (ADC), la ricerca di Daiichi Sankyo include laboratori di bio/immuno-oncologia in Giappone e Plexxikon Inc., il suo centro di R&S sulla struttura delle “small molecules” a Berkeley (California).Per maggiori informazioni, consultare www.DSCancerEnterprise.com
La collaborazione tra Daiichi Sankyo e AstraZeneca
A marzo 2019, Daiichi Sankyo e AstraZeneca hanno finalizzato una collaborazione a livello globale al fine di sviluppare e commercializzare congiuntamente ENHERTU (un ADC anti-HER2), a cui si aggiunge DS-1062 (un ADC anti-TROPS) a luglio 2020 . L’accordo riguarda tutto il mondo, eccetto il Giappone, dove Daiichi Sankyo manterrà i diritti esclusivi. Daiichi Sankyo sarà unica responsabile per la produzione e la fornitura di ENHERTU e DS-1062
L’approvazione dell’FDA
ENHERTU è un anticorpo anti-HER2 coniugato ad un inibitore della topoisomerasi indicato per il trattamento di pazienti adulte con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile o metastatico che hanno ricevuto due o più precedenti regimi a base di anti-HER2 in setting metastatico.
Questa indicazione è approvata con valutazione accelerata basata sul tasso di risposta del tumore e sulla durata della risposta. L’approvazione continuata per questa indicazione può essere subordinata alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico in uno studio di conferma. ENHERTU è approvato negli Stati Uniti con avvertenze per malattia polmonare interstiziale e tossicità embrio-fetale.
Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e diffusione di terapie farmaceutiche innovative con la mission di migliorare a livello globale gli standard di cura e colmare i diversi bisogni ancora non soddisfatti dei pazienti, facendo leva su una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione e una robusta linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella creazione di nuove terapie per l’oncologia e in altre aree di ricerca incentrate su malattie rare e disordini immunitari. Per maggiori informazioni visita il sito www.daiichi-sankyo.it
[i] GLOBOCAN 2018 Graph production: IARC. World Health Organization. November 2019.
[ii] Von Minckwitz M, et al. Journal of Clinical Oncology. 2012 30:15, 1796-1804
[iii] GLOBOCAN 2018 Graph production: IARC. World Health Organization. November 2019.
[iv] Iqbal N, et al. Mol Biol Int. 2014;852748.