Il PDTA del Veneto è il primo modello integrato in Italia. Ora si punta a estenderlo a livello nazionale

Il PDTA del Veneto è il primo modello integrato in Italia. Ora si punta a estenderlo a livello nazionale

In occasione della Giornata Mondiale del Parkinson, presentato al Senato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) attivo in Veneto: un esempio virtuoso di sanità partecipata, con presa in carico precoce, multidisciplinare e accesso a telemedicina e assistenza domiciliare.


Un milione di persone coinvolte tra pazienti e familiari: serve un cambio di passo
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che oggi interessa oltre 300.000 pazienti in Italia, ma il suo impatto è molto più ampio: coinvolge almeno 600.000 familiari e caregiver. Questo significa che circa un milione di persone nel nostro Paese vive quotidianamente gli effetti diretti o indiretti della patologia. Una sfida sanitaria e sociale che richiede risposte organizzative nuove, coordinate, accessibili.


Un PDTA per il Parkinson: il Veneto fa da apripista
Alla vigilia dell’11 aprile, data in cui si celebra la Giornata Mondiale del Parkinson, un evento istituzionale al Senato ha messo sotto i riflettori il PDTA Parkinson della Regione Veneto. Si tratta del primo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale dedicato alla malattia attivato a livello regionale in Italia. Un modello strutturato, nato in coprogettazione tra professionisti sanitari, istituzioni e associazioni di pazienti, che mira a garantire una presa in carico personalizzata, integrata e continuativa.


I punti di forza del PDTA Parkinson Veneto Il PDTA realizzato in Veneto si fonda su un approccio multidisciplinare e su una visione olistica della cura, capace di considerare ogni fase della malattia e ogni aspetto della vita del paziente. Tra gli elementi distintivi:

  • Presa in carico precoce sin dal momento della diagnosi;
  • Integrazione tra sanità e servizi sociali;
  • Coinvolgimento attivo di familiari e caregiver;
  • Utilizzo della telemedicina e dell’assistenza domiciliare;
  • Formazione continua degli operatori sanitari;
  • Partecipazione delle associazioni pazienti nella costruzione del percorso.

Questo modello consente una gestione più efficace e umana della patologia, adattandosi ai diversi bisogni delle persone, che cambiano nel tempo e in base all’età in cui viene formulata la diagnosi.


Verso un PDTA nazionale per il Parkinson
Durante l’incontro in Senato, promosso su iniziativa della senatrice Murelli, è stata presentata una mozione al Governo per estendere questo modello a tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è definire linee guida unitarie e creare PDTA omogenei per il Parkinson in tutte le Regioni, affinché ogni cittadino, ovunque si trovi, possa ricevere la stessa qualità di assistenza.

Un tavolo tecnico nazionale, avviato con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità e composto da oltre 30 specialisti di diverse discipline, lavorerà nei prossimi mesi per redigere le linee di indirizzo ispirate proprio al caso del Veneto.


Parkinson: più di una malattia del movimento
Come ricordato dagli esperti intervenuti, il Parkinson è molto più di una malattia che compromette i movimenti. Coinvolge la sfera cognitiva, emotiva, psicologica, sociale e lavorativa. Per questo è fondamentale adottare una presa in carico che includa:

  • Supporto psicologico e psicoeducativo;
  • Riabilitazione integrata come parte della terapia;
  • Coinvolgimento del paziente nelle scelte terapeutiche;
  • Pianificazione personalizzata per ogni fase della malattia, fino al fine vita.

I PDTA devono essere strumenti vivi, monitorabili e aggiornabili, in grado di rispondere all’evoluzione della malattia e ai cambiamenti della vita del paziente.


Guarda il video completo dell’iniziativa al Senato
Nel video qui sotto, tratto da Pianeta Salute TG, puoi rivedere tutti i momenti salienti dell’evento, con le testimonianze dei protagonisti, le prospettive delle istituzioni e la voce delle associazioni pazienti impegnate ogni giorno nel sostenere le famiglie.

 


Conclusione: il futuro della cura passa dalla sanità partecipata
L’esperienza del PDTA Parkinson Veneto rappresenta una svolta concreta verso una sanità più vicina alle persone, che ascolta i bisogni reali e costruisce risposte efficaci. Per affrontare il Parkinson in modo adeguato servono modelli integrati, aggiornati, centrati sulla persona e sulla rete di cura che la circonda.

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