La Commissione europea ha approvato enfortumab vedotin di Astellas, in associazione con pembrolizumab per il trattamento di prima linea del carcinoma uroteliale in fase avanzata
– Primo regime approvato nel trattamento del carcinoma uroteliale in fase avanzata che ha dimostrato la superiorità rispetto alla chemioterapia contenente platino, lo standard di trattamento da circa 40 anni.i
– Autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione Europea in virtù dei risultati positivi in termini di sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione ottenuti nello studio globale di Fase 3 EV-3021
Astellas Pharma Inc. (TSE: 4503, Presidente e CEO: Naoki Okamura, “Astellas”) il 27 agosto ha annunciato che la Commissione europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio di PADCEVTM (enfortumab vedotin, un coniugato anticorpo-farmaco [ADC]) in associazione con KEYTRUDA® (pembrolizumab, un inibitore del PD-1) per il trattamento di prima linea di pazienti adulti affetti da carcinoma uroteliale in fase avanzata, non resecabile o metastatico, idonei al trattamento chemioterapico contenente platino.
L’approvazione è stata ottenuta in virtù dei risultati dello studio clinico di Fase 3 EV-302 (noto anche come KEYNOTE-A39) che ha evidenziato che enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab ha quasi raddoppiato la overall survival mediana (OS) e ha prolungato in maniera significativa la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto al trattamento chemioterapico contenente platino.1
Dott. Thomas Powles, Barts Cancer Institute Biomedical Research Centre, Regno Unito
“Disporre di un nuovo trattamento efficace di prima linea per il carcinoma uroteliale in fase avanzata apre un nuovo capitolo a lungo atteso nella gestione di questa malattia generalmente fatale. Gli effetti notevoli dell’associazione delle due terapie sono stati chiaramente evidenziati durante il programma di sperimentazione clinica di Fase 3, con enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab che ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia contenente platino. Auspichiamo di poter impiegare questa associazione terapeutica come regime di prima linea nella pratica clinica il prima possibile”.
Alex Filicevas, Direttore Esecutivo, World Bladder Cancer Patient Coalition
“Nonostante l’Europa presenti il tasso più elevato al mondo di nuovi casi di carcinoma della vescica, la consapevolezza rimane bassa, con la conseguenza che molti pazienti ricevono una diagnosi corretta soltanto quando la malattia è in fase avanzata. Sono assolutamente indispensabili nuove opzioni terapeutiche per migliorare gli esiti della malattia in questi pazienti e dare la speranza di un futuro migliore all’intera comunità di pazienti affetti da carcinoma della vescica”.
Ahsan Arozullah, MD, MPH, Vicepresidente Senior e Responsabile dello Sviluppo Oncologico, Astellas
“In accordo ai recenti aggiornamenti delle linee guida cliniche europee, siamo lieti di apprendere che la Commissione Europea ha approvato enfortumab vedotin in associazione a pembrolizumab come trattamento di prima linea per i pazienti affetti da carcinoma uroteliale non resecabile o metastatico. Tale approvazione rappresenta una testimonianza della nostra costante collaborazione con gli sperimentatori coinvolti negli studi clinici, con i pazienti arruolati negli studi e le rispettive famiglie e con la più ampia comunità dei pazienti affetti da carcinoma della vescica. Ci auguriamo che i pazienti dell’intera Unione Europea possano trarre presto beneficio da questa terapia di associazione sin dalle prime fasi del proprio percorso terapeutico”.
Il carcinoma della vescica è il quinto tumore più comunemente diagnosticato in tutta l’Europa.i Ogni anno, la malattia colpisce oltre 165.000 individui, con oltre 50.000 vittime nell’Unione Europea (UE).ii La diagnosi spesso giunge troppo tardi e molti pazienti presentano una malattia in fase avanzata o metastatica, con esiti particolarmente sfavorevoli in termini di sopravvivenza.iii,iv
Lo studio clinico di Fase 3 EV-302 ha valutato l’efficacia e la sicurezza di enfortumab vedotin in associazione a pembrolizumab in pazienti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico (la/mUC) non resecabile e precedentemente non trattato. I risultati hanno dimostrato che l’associazione terapeutica ha consentito di ottenere una OS mediana di 31,5 mesi (IC 95%: 25,4-NR) rispetto a 16,1 mesi (IC 95%: 13,9-18,3) con la chemioterapia contenente platino, con una riduzione del 53% del rischio di morte (Hazard Ratio [HR]=0,47; intervallo di confidenza [IC] 95%: 0,38-0,58; P<0,00001). La PFS mediana di 12,5 mesi (IC 95%: 10,4-16,6) ottenuta con l’associazione rispetto a 6,3 mesi (IC 95%: 6,2-6,5) con la chemioterapia rappresenta una riduzione del 55% del rischio di progressione del tumore o di morte (HR=0,45; IC 95%: (0,38-0,54); P<0,00001). Durante lo studio EV-302, circa il 30% dei pazienti ha completato il trattamento a base di chemioterapia per poi ricevere successivamente una terapia di mantenimento con avelumab, un inibitore di PD-L1, il che riflette l’attuale pratica clinica del real-world.1 I risultati sono stati presentati al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) del 2023 e pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine.1
L’Autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione europea è valida in tutti i 27 Stati Membri dell’Unione Europea, oltre che in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, ed è conforme alle linee guida cliniche recentemente aggiornate dalla Società Europea di Oncologia Medica e dall’Associazione Europea di Urologia, che raccomandano enfortumab vedotin in associazione a pembrolizumab come trattamento di prima linea per il carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico.v,vi Astellas sta collaborando costantemente con le autorità regolatorie locali e con gli organismi di health technology assessment in tutta l’Unione Europea per assicurare che i pazienti che potrebbero trarne beneficio siano in grado di accedere al nuovo trattamento di associazione quanto prima.
Tale approvazione fa seguito a quella ottenuta nel mese di dicembre 2023 per enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab per il trattamento di pazienti adulti affetti da la/mUC da parte della Food and Drug Administration (FDA) statunitense e a quella da parte della Commissione Europea per enfortumab vedotin come trattamento in monoterapia per pazienti adulti affetti da la/mUC che hanno precedentemente ricevuto una chemioterapia contenente platino e un inibitore del recettore della morte programmata-1 (PD-1) o del ligando della morte programmata 1 (PD-L1) nel mese di aprile 2022.vii,viii
Astellas ha già valutato l’impatto di questo risultato nelle sue previsioni finanziarie per l’anno fiscale in corso che si concluderà il 31 marzo 2025.
Per ulteriori informazioni, consultare il comunicato stampa “Astellas riceve il parere positivo del CHMP per PADCEVTM (enfortumab vedotin) in associazione con KEYTRUDA® (pembrolizumab) per il trattamento di prima linea del carcinoma della vescica in fase avanzata” rilasciato il 29 luglio 2024.
Informazioni sullo studio EV-302
EV-302 è uno studio di Fase 3 in corso, in aperto, randomizzato e controllato, volto a valutare enfortumab vedotin in associazione a pembrolizumab rispetto alla chemioterapia contenente platino in pazienti affetti da la/mUC precedentemente non trattato. Lo studio ha arruolato 886 pazienti affetti da la/mUC non precedentemente trattato, idonei alla chemioterapia contenente cisplatino o carboplatino, indipendentemente dallo stato di PD-L1. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab o chemioterapia contenente platino. Il duplice endpoint primario di questo studio è rappresentato da OS e PFS secondo i criteri RECIST v1.1 con revisione centrale indipendente in cieco (Blinded Independent Central Review, BICR). Gli endpoint secondari selezionati hanno incluso: ORR in base ai criteri RECIST v1.1 con revisione centrale indipendente in cieco (BICR), DOR (Duration of Response) in base ai criteri RECIST v1.1 con revisione centrale indipendente in cieco (BICR) e la sicurezza.1
Gli eventi avversi di grado 3 o superiore più comuni (≥3%) correlati al trattamento con enfortumab vedotin e pembrolizumab sono stati eruzione cutanea maculo-papulare, iperglicemia, neutropenia, neuropatia sensoriale periferica, diarrea e anemia. I risultati di sicurezza ottenuti nello studio EV-302 sono in linea con quelli precedentemente rilevati con questa associazione nello studio EV-103 in pazienti affetti da la/mUC non idonei al cisplatino. Non sono stati individuati nuovi problemi di sicurezza.1
Lo studio EV-302 rientra in un ampio programma clinico per valutare questa associazione in varie fasi del carcinoma uroteliale e di altri tumori solidi. I risultati dello studio EV-302 sono stati presentati al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) del 2023 e sono stati pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine.1
Per ulteriori informazioni sullo studio EV-302 (NCT04223856) visitare la pagina https://clinicaltrials.gov.
Informazioni sul carcinoma della vescica e uroteliale
Il carcinoma uroteliale o carcinoma della vescica ha origine nelle cellule uroteliali che rivestono l’uretra, la vescica, gli ureteri, la pelvi renale e altri organi.ix Il carcinoma uroteliale comprende il 90% di tutti i tumori della vescica ed è riscontrabile anche nella pelvi renale, nell’uretere e nell’uretra.x,xi Qualora il tumore non possa essere trattato con un intervento chirurgico, viene definito non resecabile.xii Se il tumore si è diffuso agli organi o ai muscoli circostanti, si parla di malattia localmente avanzata.xiii Se il tumore si è diffuso in altre parti del corpo, si parla di malattia metastatica.xiv Alla diagnosi, circa il 12% dei casi è rappresentato da un tumore uroteliale non resecabile, localmente avanzato o metastatico.4
Ogni anno, il carcinoma della vescica viene diagnosticato a circa 614.000 persone e causa 220.000 decessi in tutto il mondo.xv In Europa, il carcinoma della vescica è il quinto tumore più comune; ogni anno, nell’Unione Europea, oltre 165.000 persone ricevono la diagnosi di questa malattia.2,3 Il trattamento e il monitoraggio continui rendono il carcinoma della vescica uno dei tipi di tumore più dispendiosi nel corso della vita del paziente e, addirittura, è stato dimostrato che si tratta del tumore dal costo più elevato se paragonato ad altre neoplasie maligne.xvi
Informazioni su enfortumab vedotin
Enfortumab vedotin è un coniugato anticorpo-farmaco (ADC), primo di una classe di farmaci, che agisce direttamente sulla nectina-4, una proteina situata sulla superficie cellulare e altamente espressa nel carcinoma della vescica.9,xvii I dati non clinici indicano che l’attività antitumorale di enfortumab vedotin è dovuta al legame con le cellule che esprimono la nectina-4, seguito dall’internalizzazione e dal rilascio nella cellula dell’agente antitumorale monometil auristatina E (MMAE), che impedisce alla cellula di riprodursi (arresto del ciclo cellulare) e determina la morte cellulare programmata (apoptosi).9
Nell’Unione Europea Enfortumab vedotin è indicato come trattamento in monoterapia per pazienti adulti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico che hanno precedentemente ricevuto una chemioterapia contenente platino e un inibitore del recettore di morte programmata-1 o del ligando di morte programmata-1 e in associazione con pembrolizumab per il trattamento di prima linea di pazienti adulti affetti da carcinoma uroteliale non resecabile o metastatico, idoneo al trattamento chemioterapico contenente platino.9
Studi sperimentali in corso
EV-302 (NCT04223856) è uno studio di Fase 3 in aperto, randomizzato e controllato, volto a valutare enfortumab vedotin in associazione a pembrolizumab rispetto alla chemioterapia contenente platino in pazienti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico (la/mUC), non trattato precedentemente, idonei alla chemioterapia contenente cisplatino o carboplatino, indipendentemente dallo stato di PD-L1.
EV-103 (NCT03288545) è uno studio multicentrico di Fase 1b/2, in corso, a più coorti, in aperto, volto a valutare enfortumab vedotin in monoterapia o in associazione con pembrolizumab e/o chemioterapia come trattamento di prima o seconda linea nei pazienti affetti da la/mUC e carcinoma della vescica muscolo-invasivo (MIBC).
Enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab è in fase di sperimentazione in un ampio programma che prevede il suo impiego nei vari stadi del carcinoma uroteliale, inclusi due studi clinici di Fase 3 sul carcinoma della vescica muscolo-invasivo (MIBC) negli studi EV-304 (NCT04700124, noto anche come KEYNOTE-B15) ed EV-303 (NCT03924895, noto anche come KEYNOTE-905). L’utilizzo di enfortumab vedotin in associazione con pembrolizumab nel carcinoma uroteliale in seconda linea e nel carcinoma della vescica muscolo-invasivo non si è dimostrato sicuro o efficace.
EV-203 (NCT04995419) è uno studio ponte di Fase 2, multicentrico, a braccio singolo, condotto in Cina e volto a valutare l’efficacia, la sicurezza e la farmacocinetica di enfortumab vedotin come trattamento per i pazienti cinesi. Sono stati arruolati nello studio un totale di 40 pazienti.
EV-104 (NCT05014139) è uno studio di Fase 1 che sta valutando enfortumab vedotin in pazienti affetti da carcinoma della vescica non muscolo-invasivo (NMIBC). Lo studio sarà condotto in due parti, valutando l’incremento della dose e l’espansione della dose con enfortumab vedotin quando viene somministrato per via intravescicale come monoterapia.
EV-202 (NCT04225117) è uno studio di Fase 2 multicentrico, in corso, a più coorti, in aperto, volto a valutare enfortumab vedotin in monoterapia in pazienti affetti da tumori solidi in fase avanzata precedentemente trattati. Lo studio prevede inoltre una coorte per valutare enfortumab vedotin in associazione a pembrolizumab in pazienti affetti da carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivante/metastatico non trattato in precedenza.
Informazioni importanti sulla sicurezza
Per informazioni importanti sulla sicurezza di enfortumab vedotin, consultare il Riassunto delle caratteristiche del prodotto completo alla pagina: https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2024/20240826163718/anx_163718_it.pdf
Le informazioni relative ai prodotti farmaceutici (compresi i prodotti attualmente in fase di sviluppo) riportate in questo comunicato stampa non intendono costituire pubblicità o consiglio medico.
Bibliografia
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3 International Agency for Research on Cancer. Global Cancer Observatory. Cancer Today: 2022. Disponibile all’indirizzo: https://gco.iarc.who.int. Ultimo accesso: agosto 2024.
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6 Powles T, et al. ESMO Clinical Practice Guideline interim update on first-line therapy in advanced urothelial carcinoma. Annals of Oncology. 2024;35(6):485-490.
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