Luce naturale e salute: perché progettare edifici migliori può cambiare la nostra vita

Dal Senato le nuove frontiere tra architettura, medicina e biologia: la luce naturale è un alleato per la salute psicofisica, la produttività e la prevenzione. Ecco cosa prevede la ricerca “Luce Futura”.
Una finestra in più può fare la differenza. Sul serio.
Trascorriamo fino al 90% del nostro tempo in ambienti chiusi. In casa, in ufficio, a scuola. Eppure, spesso sottovalutiamo un elemento essenziale: la qualità della luce naturale che ci circonda. Non si tratta solo di illuminare una stanza, ma di creare le condizioni perché il nostro corpo e la nostra mente funzionino al meglio.
Se ne è parlato a Roma, nella prestigiosa sala Zuccari del Senato, durante il seminario “Costruire il benessere”, promosso dal Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e organizzato dalla SIMA – Società Italiana di Medicina Ambientale. Un confronto tra esperti di medicina, architettura e biologia che ha fatto emergere dati e riflessioni destinati a cambiare il nostro modo di pensare l’edilizia.
Luce naturale, salute e produttività: una connessione profonda
La luce naturale incide sul nostro organismo in modi che solo di recente la scienza ha iniziato a comprendere appieno. Studi condotti in ambito di biofotonica dimostrano che le cellule comunicano anche attraverso l’emissione di fotoni: segnali luminosi che influenzano processi cellulari e cognitivi.
Quando ci allontaniamo dalla fonte di luce naturale, questi segnali si riducono in modo significativo. Secondo i ricercatori, ciò potrebbe avere un impatto concreto sulle performance cognitive, sulla memoria e sulla concentrazione. Al contrario, una buona esposizione alla luce naturale stimola il ritmo circadiano, migliora il sonno, l’umore e la produttività.
Una nuova cultura del costruire: il progetto “Luce Futura”
Tra le novità presentate al Senato, il progetto di ricerca “Luce Futura”, commissionato da Velux alla facoltà di architettura dell’Università La Sapienza, ha l’obiettivo di colmare il divario tra normative sull’illuminazione naturale e la prassi edilizia. Oggi, molti edifici non rispettano i livelli minimi di luminosità raccomandati dalla comunità scientifica per garantire spazi salubri.
“Basta sostituire una vecchia finestra con un moderno serramento per ridurre della metà la quantità di luce che entra in una stanza”, è stato ricordato durante il seminario. Un dato che dovrebbe far riflettere chiunque si occupi di ristrutturazioni, edilizia scolastica o progettazione urbana.
Il messaggio è chiaro: salute e benessere devono tornare al centro della progettazione, accanto all’efficienza energetica.
Quali sono i benefici concreti della luce naturale?
- Migliora la qualità del sonno regolando il ciclo giorno/notte
- Aumenta la concentrazione e la produttività, anche sul lavoro
- Riduce lo stress e il rischio di disturbi dell’umore
- Stimola la comunicazione cellulare attraverso la luce biofotonica
- Aiuta a prevenire patologie degenerative legate all’invecchiamento cognitivo
Salute e architettura: un’alleanza necessaria
Oggi più che mai, dopo l’esperienza del Covid, abbiamo compreso l’importanza degli ambienti in cui viviamo. L’aria che respiriamo, la temperatura, l’esposizione alla luce naturale non sono dettagli: sono fattori determinanti per la nostra salute.
Il seminario “Costruire il benessere” ha dimostrato che è possibile progettare edifici capaci di unire efficienza energetica, comfort e salubrità, superando le disuguaglianze abitative e investendo sulla salute pubblica.
Guarda il video completo per approfondire
Nel nostro approfondimento video, potrai ascoltare gli esperti che stanno rivoluzionando il concetto di abitare. Un’occasione unica per scoprire come la luce naturale può diventare una vera e propria terapia quotidiana.
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