Il recente congresso della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla ha evidenziato un significativo progresso nella ricerca italiana sulle terapie avanzate con cellule staminali per la sclerosi multipla. L'Italia si pone come leader in questo campo, capace di tradurre le scoperte scientifiche in terapie personalizzate per i pazienti. Tuttavia, è emersa la necessità di un nuovo approccio collaborativo e innovativo, come sottolineato dal presidente della Fondazione, Mario Alberto Battaglia.
Durante la tavola rotonda, esponenti di farmaindustria, associazioni di pazienti, ricercatori di fama mondiale e persone affette da sclerosi multipla hanno discusso l'importanza della collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. L'obiettivo è creare un processo multidisciplinare che garantisca qualità, sicurezza e accessibilità alle terapie avanzate, senza ostacolare l'innovazione. Ciò richiederà adeguati finanziamenti e un miglior sostegno alla ricerca, sfruttando le opportunità offerte dal PNRR e attirando investimenti internazionali.
La ricerca sulle cellule staminali, finanziata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla dal 2004, ha portato a risultati significativi. Le cellule staminali mesenchimali, studiate soprattutto per la loro capacità di modulare il sistema immunitario, favorire la riparazione dei tessuti e svolgere un'azione neuroprotettiva, sono state al centro del primo studio internazionale di fase 2, denominato Mesem. Sebbene i risultati non abbiano dimostrato l'efficacia sperata nella riduzione dell'infiammazione, la sicurezza della somministrazione endovenosa è stata confermata.
È stato anche annunciato un nuovo studio italiano, finanziato dalla FISM, che mira a rispondere alla domanda se il trapianto autologo sia realmente più efficace rispetto alle terapie disponibili. Questo studio si affiancherà alle ricerche in corso negli Stati Uniti e nel Regno Unito, contribuendo a una comprensione più completa delle terapie avanzate per la sclerosi multipla.
Un altro progetto di rilievo discusso al congresso è l'iniziativa Barcoding MS, che integra in un unico database tutti i dati relativi alla storia della malattia dei pazienti. Questo approccio consentirà di sfruttare al meglio le potenzialità dell'intelligenza artificiale, migliorando la qualità della ricerca e offrendo risposte più precise e personalizzate ai pazienti.
Il congresso ha quindi messo in luce non solo i successi della ricerca italiana, ma anche le sfide e le opportunità future per le terapie avanzate nella lotta contro la sclerosi multipla. Grazie alla continua collaborazione tra ricercatori, clinici e pazienti, l'Italia si conferma un punto di riferimento globale in questo ambito, pronta a trasformare le scoperte scientifiche in soluzioni concrete per chi vive con la malattia.
Interviste a: Paola Zaratin, Direttore della ricerca Scientifica FISM; Antonio Uccelli, Direttore Scientifico IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova; Gianluca Mancardi, Presidente Comitato Scientifico AISM; Gianvito Martino, Direttore Scientifico IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano; Marco Salvetti, Direttore Neurologia A.O. Sant'Andrea, Roma; Claudio Gasperini, Direttore Neurologia S.C. Forlanini, Roma e Coordinatore gruppo di studio SM-SIN.