Tumore al polmone oncogene addicted: la rivoluzione della medicina di precisione ai Be MUTual Days

Tumore al polmone oncogene addicted: la rivoluzione della medicina di precisione ai Be MUTual Days

Cosa sono le forme oncogene addicted e come i nuovi test molecolari stanno cambiando la cura del tumore polmonare

Il tumore al polmone oncogene addicted rappresenta una forma di neoplasia guidata da specifiche alterazioni genetiche che oggi possono essere identificate con test diagnostici accurati. Questa scoperta permette di passare dalla chemioterapia tradizionale a terapie mirate (target therapy), costruite sul profilo biologico del singolo paziente. Grazie alla medicina di precisione, la sopravvivenza dei malati è aumentata significativamente, trasformando la prognosi da pochi mesi a diversi anni di vita, offrendo nuove speranze specialmente a donne, giovani e persone che non hanno mai fumato.

A Roma si è tenuto l’appuntamento con i Be MUTual Days, il convegno promosso da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) dedicato alle forme di tumore polmonare che negli ultimi anni hanno cambiato profondamente volto.

In questi casi la malattia è guidata da meccanismi molecolari precisi, individuabili grazie a test diagnostici sempre più accurati, un passaggio decisivo per orientare le cure verso terapie mirate sul profilo biologico del paziente.

Domenico Galetta, vicepresidente di WALCE, sottolinea come negli ultimi 15 anni si sia assistito a un cambiamento radicale: si è entrati nel tumore trovando i suoi punti di debolezza, definiti meccanismi di oncogene addiction.

Questi meccanismi sono il “tallone d’Achille” della neoplasia e permettono di utilizzare le target therapy. I dati indicano che almeno il 20-30% dei pazienti presenta queste caratteristiche biologiche con ottimi risultati terapeutici.

Il profilo del paziente sta cambiando: il tumore colpisce sempre più spesso donne, persone giovani e chi non ha mai fumato, imponendo nuovi modelli di diagnosi, presa in carico e informazione scientifica.

Un tema chiave è l’accesso ai test molecolari. Claudio Ussini, oncologo di WALCE, spiega come il progetto EPROPA sia nato per colmare il vuoto normativo e garantire l’accesso al sequenziamento genico su tutto il territorio.

Anticipare di due anni il rimborso dei test molecolari significa offrire ai pazienti la migliore possibilità terapeutica e l’identificazione di un target che cambia radicalmente la storia naturale della malattia.

Oltre alla scienza, conta la rete. Per i pazienti giovani, ricevere una diagnosi a 30 o 35 anni richiede un supporto a 360 gradi che includa nutrizione, attività fisica e confronto tra coetanei per superare lo smarrimento iniziale.

Guarda il servizio completo su YouTube.com/PianetaSalute per ascoltare le interviste e scoprire tutti i dettagli del progetto.

La medicina di precisione e la forza della condivisione stanno riscrivendo la storia del tumore al polmone, rendendo la rete tra medici e pazienti una vera arma terapeutica supplementare per affrontare una patologia sempre più complessa.

Domande Frequenti (FAQ) sul Tumore al Polmone e Terapie Mirate

  • Cosa significa che un tumore è “oncogene addicted”? Si definiscono così le forme di tumore guidate da alterazioni genetiche specifiche che fungono da vero e proprio “tallone d’Achille” della malattia. In questi casi, la crescita tumorale dipende da meccanismi molecolari precisi che possono essere colpiti da farmaci selettivi.
  • Qual è il vantaggio dei test molecolari come il sequenziamento genico? I test molecolari permettono di individuare il profilo biologico del tumore, consentendo ai medici di prescrivere terapie mirate costruite sulle caratteristiche del singolo paziente. Questo approccio di precisione può cambiare radicalmente la storia naturale della malattia, migliorando la sopravvivenza.
  • Che cos’è il modello EPROPA? Il progetto EPROPA è un modello di transizione proposto da WALCE per colmare il vuoto normativo sull’accesso ai test molecolari in Italia. Il sistema collega centri di riferimento (Hub) con strutture periferiche (Spoc) tramite una piattaforma online per garantire ai pazienti l’accesso a diagnosi genomiche e trial clinici.
  • Chi sono i nuovi pazienti colpiti dal tumore al polmone? Oggi la patologia interessa sempre più spesso donne, persone giovani e soggetti che non hanno mai fumato o sono fumatori deboli. Si stima che circa il 20-30% dei pazienti presenti caratteristiche biologiche per le quali esistono già terapie mirate con ottimi risultati.
  • Perché è importante la creazione di una rete tra pazienti? La condivisione delle esperienze tra pazienti e specialisti riduce il senso di smarrimento e crea una forza comunicativa che funge da vera arma terapeutica supplementare. Specialmente per i giovani, il network aiuta ad affrontare meglio gli aspetti della vita quotidiana, del lavoro e del supporto psicologico dopo la diagnosi.

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