Colesterolo alto: quando preoccuparsi? Il Dott. Gianmarco Fiori risponde | L’Esperto Risponde

Colesterolo alto: quando preoccuparsi? Il Dott. Gianmarco Fiori risponde | L'Esperto Risponde

L’ipercolesterolemia è una condizione che colpisce milioni di persone, ma spesso non viene percepita come una minaccia concreta. In questa nuova puntata di L’Esperto Risponde, il Dott. Gianmarco Fiori, cardiologo presso il Poliambulatorio USL di Cagliari, ci aiuta a fare chiarezza su cosa significhi davvero avere il colesterolo alto, quali sono i valori ottimali e perché è fondamentale monitorarli per prevenire gravi malattie cardiovascolari.

Colesterolo: amico o nemico?

Il colesterolo è una sostanza essenziale per il nostro organismo, ma quando supera determinati livelli diventa un fattore di rischio per infartoictus e altre patologie cardiovascolari. Secondo il Dott. Fiori, l’80% del colesterolo viene prodotto dal nostro fegato, mentre solo il 20% proviene dall’alimentazione. Questo significa che, per abbassare i livelli di colesterolo, non basta solo migliorare la dieta, ma è spesso necessario un intervento mirato con farmaci o integratori.

📌 Punti chiave:

  • LDL o “colesterolo cattivo”: il valore più importante da monitorare.
  • HDL o “colesterolo buono”: aiuta a proteggere il cuore.
  • Trigliceridi: spesso sottovalutati, ma altrettanto cruciali per la salute cardiovascolare.

Quali sono i valori ottimali di colesterolo?

Non esiste un valore unico di colesterolo ideale, perché dipende dal livello di rischio individuale. Il Dott. Fiori spiega che le linee guida suddividono i pazienti in quattro categorie:

✔ Rischio basso: LDL inferiore a 116 mg/dL (per persone giovani, non fumatrici e in buona salute).
✔ Rischio moderato: LDL sotto i 100 mg/dL (soggetti sopra i 50 anni con alcuni fattori di rischio).
✔ Rischio alto: LDL sotto i 70 mg/dL (persone con precedenti problemi cardiovascolari).
✔ Rischio molto alto: LDL sotto i 55 mg/dL (per chi ha già avuto infarti, ictus o soffre di diabete e insufficienza renale).

Il colesterolo e il rischio di malattie gravi

Oltre alle patologie cardiovascolari, recenti studi dimostrano che il colesterolo alto potrebbe favorire lo sviluppo di tumori e influire negativamente sulla risposta alle terapie oncologiche. Questo rende ancora più importante mantenere i livelli di LDL sotto controllo con esami regolari e strategie di prevenzione.

🔹 Più alto è il colesterolo, più cresce il rischio di malattie cardiovascolari.
🔹 Non esiste una soglia di sicurezza: ogni riduzione di LDL abbassa il rischio.
🔹 Le persone sopra i 50 anni devono monitorare i propri livelli con maggiore attenzione.

Come abbassare il colesterolo? Dieta e farmaci

Se modificare l’alimentazione è un primo passo fondamentale, in molti casi non è sufficiente per abbassare il colesterolo a livelli di sicurezza. Il Dott. Fiori spiega che è necessario agire sulla “fabbrica interna” del colesterolo, ovvero la produzione epatica.

📌 Strategie efficaci:
✅ Seguire una dieta povera di grassi saturi e zuccheri raffinati.
✅ Aumentare il consumo di alimenti ricchi di omega-3, come il pesce.
✅ Praticare regolare attività fisica per migliorare il metabolismo dei grassi.
✅ In caso di necessità, assumere statine o altri farmaci ipolipemizzanti sotto controllo medico.

Conclusione: prendi in mano la tua salute!

Questa puntata di L’Esperto Risponde offre un quadro chiaro e completo su come gestire il colesterolo alto e ridurre il rischio di gravi patologie. Se hai più di 50 anni, fumi o hai familiarità con malattie cardiovascolarieffettuare controlli periodici può salvarti la vita.

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