Nuove terapie per i gliomi IDH mutati: una speranza per i tumori cerebrali rari

Nuove terapie per i gliomi IDH mutati: una speranza per i tumori cerebrali rari

La comunità scientifica italiana si è riunita a Roma per discutere diagnosi, cure innovative e impatto sociale dei gliomi di basso grado con mutazione IDH, una rara forma di tumore cerebrale che colpisce soprattutto i giovani adulti.


Un tumore raro che colpisce i giovani

gliomi IDH mutati sono una forma rara di tumore cerebrale che si manifesta prevalentemente nei giovani adulti. Pur avendo una crescita più lenta rispetto ad altre neoplasie cerebrali, rappresentano una sfida complessa: la malattia tende infatti a progredire nel tempo e può trasformarsi in forme più aggressive.

A Roma, medici, ricercatori, associazioni e istituzioni si sono confrontati su questo tema nell’ambito del progetto ‘IDHentità’, promosso dal Gruppo Servier in Italia, con la presentazione di una carta e di un manifesto per migliorare diagnosi, presa in carico e accesso all’innovazione.


Diagnosi accurata e multidisciplinarietà

La diagnosi dei gliomi IDH mutati parte dalla risonanza magnetica e si conferma attraverso l’analisi istologica e molecolare dei tessuti. Grazie a queste indagini è possibile distinguere tra le principali varianti (astrocitoma e oligodendroglioma), definire il grado di malignità e pianificare un percorso terapeutico adeguato.

Gli esperti sottolineano come oggi sia indispensabile un approccio multidisciplinare, con team specializzati che seguano il paziente non solo nella fase iniziale, ma lungo tutto il percorso di malattia, integrando competenze radiologiche, anatomo-patologiche, neuro-oncologiche e psicologiche.


La nuova terapia target

La vera novità arriva dal fronte terapeutico: dopo vent’anni di ricerche senza risultati concreti, uno studio di fase 3 ha dimostrato l’efficacia di un farmaco mirato contro la mutazione IDH. Questa terapia target è in grado di rallentare l’evoluzione del tumore e, in molti casi, ridurre le crisi epilettiche, uno dei sintomi più invalidanti per i pazienti.

La prospettiva apre nuove speranze per migliorare la qualità di vita e prolungare la sopravvivenza dei pazienti affetti da glioma IDH mutato.


Il peso psicologico e sociale

Oltre agli aspetti clinici, i tumori cerebrali hanno un impatto profondo sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie. Ansia, depressione e cambiamenti di ruolo sono condizioni frequenti, con oltre il 50% dei pazienti che manifesta un distress emozionale significativo.

Solo il 20% riceve un supporto psico-oncologico specialistico, ma gli esperti concordano sulla necessità di includere la valutazione psicologica nei percorsi di cura, seguendo le linee guida nazionali e internazionali.


I costi per il sistema sanitario

Secondo uno studio condotto dal CEIS dell’Università di Roma Tor Vergata, ogni anno in Italia oltre 13.000 persone ricevono prestazioni assistenziali e previdenziali legate ai tumori cerebrali maligni, per un costo diretto di circa 120 milioni di euro. A queste cifre vanno aggiunti i costi indiretti, legati alla perdita di produttività del paziente e del 530.

Il tema economico si intreccia così a quello clinico, sociale e politico, richiedendo strategie coordinate e investimenti mirati in ricerca e innovazione.


Conclusione

gliomi IDH mutati rappresentano una sfida complessa ma non più priva di speranza. L’arrivo di nuove terapie target, l’importanza della diagnosi precoce e il sostegno psicologico ai pazienti e alle famiglie aprono scenari inediti, che richiedono un impegno congiunto di medici, istituzioni e società civile.

Per approfondire e ascoltare le voci dei protagonisti, guarda il video completo disponibile qui su Pianeta Salute TV.

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