Prevenzione vaccinale dell’adulto: la chiave per un invecchiamento davvero in salute

Prevenzione vaccinale dell’adulto

Perché la prevenzione vaccinale dell’adulto è decisiva per vivere più a lungo e meglio, ridurre le malattie croniche e mantenere sostenibile il Servizio Sanitario Nazionale

L’Italia è uno dei Paesi più longevi al mondo, ma vivere di più non significa necessariamente vivere meglio. La prevenzione vaccinale dell’adulto sta diventando un pilastro fondamentale per garantire anni di vita in buona salute, proteggere dalle complicanze delle malattie infettive e ridurre il peso crescente delle patologie croniche. È anche una risposta concreta alla domanda: come possiamo sostenere un sistema sanitario sempre più sotto pressione?

La domanda è cruciale, perché la popolazione invecchia e oltre l’80% della spesa sanitaria è oggi assorbita dalla gestione delle malattie croniche. Per questo la vaccinazione degli anziani e, in generale, l’immunizzazione degli adulti rappresentano un investimento strategico, non una spesa aggiuntiva.

Secondo Nicoletta Luppi, Presidente e AD di MSD Italia, i dati parlano chiaro: ogni euro investito nella vaccinazione dell’adulto genera un ritorno economico significativo, riducendo ospedalizzazioni, complicanze e costi sociali. La prevenzione non solo tutela la salute individuale, ma libera risorse fondamentali per l’intero sistema sanitario.

Un tema centrale è anche la percezione del rischio. Molti over 60 si sentono ancora “giovani”, sottovalutando il pericolo di influenza, polmoniti e infezioni respiratorie come il virus respiratorio sinciziale. Come ricordano gli esperti, però, queste malattie negli anziani possono causare complicanze severe e accelerare la perdita di autonomia.

La sarcopenia, ad esempio, colpisce in modo rapido dopo una malattia infettiva: bastano tre giorni di allettamento per perdere fino a un chilo di massa muscolare. Significa trasformare un anziano autonomo in una persona fragile, con un impatto enorme sulla qualità della vita e sulla necessità di assistenza.

Da qui la domanda sempre più cercata dagli utenti online: come si prevengono le complicanze infettive negli over 60?
La risposta è semplice: adottare corretti stili di vita, programmare controlli regolari e aderire alla prevenzione vaccinale dell’adulto, ancora oggi purtroppo con coperture troppo basse.

Sul fronte istituzionale, emerge la necessità di una maggiore volontà politica e di una strategia condivisa tra pubblico e privato. L’obiettivo è portare informazione chiara e accessibile a tutti, con campagne mirate e una comunicazione che aiuti i cittadini a comprendere realmente i benefici delle vaccinazioni.

In questo contesto, gli esperti di sanità pubblica ribadiscono un concetto fondamentale: investire in prevenzione è più conveniente che curare. Non solo riduce la spesa sanitaria, ma evita sofferenze, ricoveri e perdita di autonomia nelle fasce più fragili della popolazione.

Guarda il servizio completo su YouTube.com/PianetaSalute per ascoltare gli interventi degli esperti e approfondire tutti i temi legati alla prevenzione e all’invecchiamento attivo.

La visione che emerge dal confronto tra istituzioni, società scientifiche e mondo della ricerca è chiara: se vogliamo davvero costruire un Paese che invecchia in salute, la prevenzione deve diventare un’abitudine quotidiana e non un’eccezione.

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