COVID Transition Initiative – Esperti europei uniti per migliorare l’adesione alla vaccinazione

COVID Transition Initiative

I principali esperti europei, tra cui i Professori Paolo Bonanni e Roberta Siliquini per l’Italia, si sono riuniti come parte della COVID Transition Initiative (CTI) per elaborare raccomandazioni per migliorare i tassi di vaccinazione contro il COVID-19 in Italia e in Europa, oggi preoccupantemente bassi.

La CTI è un gruppo indipendente e multi-stakeholder composto da esperti europei di rilievo, tra cui rappresentanti di associazioni di pazienti e decisori politici. Le raccomandazioni identificate dalla CTI sono state raccolte all’interno del rapporto COVID Transition Roadmap, disponibile in allegato e al seguente link. La CTI è stata avviata e resa possibile grazie al supporto di Novavax, mentre i contenuti e le raccomandazioni (e qualsiasi altro output della CTI) rimangono opinioni indipendenti dei membri del gruppo.

Tra le principali raccomandazioni del gruppo:

  • Organizzare campagne di vaccinazione contro COVID-19 regolari e in linea con le raccomandazioni nazionali, con particolare attenzione alla protezione dei gruppi a rischio.
  • Garantire tutte le tecnologie vaccinali anti-COVID disponibili
  • Chiarire i tempi e il processo di selezione dei ceppi del vaccino anti-COVID.
  • Fissare un obiettivo di copertura vaccinale anti-COVID pari al 75%, simile a quella dell’influenza stagionale.

“Il tasso di vaccinazione del 12% riportato dall’ECDC è troppo basso per mantenere protetti i gruppi più vulnerabili in Italia. Dobbiamo fissare un obiettivo di copertura del 75%, come per l’influenza stagionale,” ha dichiarato la Professoressa Roberta Siliquini, membro della CTI e Presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SITI). “È fondamentale misurare i nostri progressi con una raccolta dati coerente e tempestiva.”

“Solo l’anno scorso, l’Italia ha registrato 10.000 decessi e oltre 80.000 ricoveri a causa del COVID-19, che hanno coinvolto quasi esclusivamente individui vulnerabili, anziani e malati cronici. Un fattore che ha contribuito è stata una campagna vaccinale a rilento, con solo il 13% delle persone più a rischio che è stato vaccinato,” ha aggiunto la Professoressa Roberta Siliquini. “Nonostante l’efficacia dei vaccini nel combattere il COVID-19 e nel ridurre il rischio di ‘Long COVID’, la copertura vaccinale è diminuita considerevolmente, specialmente tra i gruppi a rischio. Dobbiamo agire in modo urgente per migliorare i tassi di vaccinazione di quest’autunno.”

“Tra le altre cose, una preoccupazione che ho – e che è evidenziata nel COVID Transition Roadmap – è la dipendenza eccessiva dell’Europa da un unico tipo di vaccino. L’ECDC ha dichiarato che il 97% delle dosi somministrate tra il 1° settembre 2023 e il 15 gennaio 2024 era di un solo tipo di vaccino anti COVID-19,” ha dichiarato la Professoressa Roberta Siliquini. “Questo potrebbe  esporre l’Europa a potenziali problemi a livello di fornitura e non permettere ad individui e operatori sanitari di accedere alla tecnologia vaccinale più adatta a loro.”