Mieloma multiplo: ricerca, innovazione e speranza per i pazienti

Mieloma multiplo: ricerca, innovazione e speranza per i pazienti

Dalla medicina di prossimità alle terapie personalizzate: come cambia l’approccio al mieloma multiplo in Italia

Il mieloma multiplo è una malattia ematologica complessa che ogni anno colpisce oltre 6.500 persone in Italia, soprattutto nella popolazione anziana. Grazie ai progressi della ricerca e alle nuove terapie, oggi non è più considerato un male senza speranza, ma una patologia sempre più gestibile come condizione cronica. Tuttavia, la sfida resta quella di garantire a tutti i pazienti un’assistenza equa, continua e personalizzata.

Durante un nuovo appuntamento del ciclo APCO Health Talks, a Roma, clinici, rappresentanti istituzionali e associazioni di pazienti hanno discusso il futuro della presa in carico del mieloma multiplo e le prospettive di una sanità realmente vicina ai cittadini.

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, ha ricordato l’importanza di rafforzare la prevenzione e la ricerca, pilastri essenziali per offrire nuove opportunità ai pazienti più fragili. L’obiettivo è costruire un sistema salute capace di rispondere non solo all’urgenza clinica, ma anche ai bisogni quotidiani di chi convive con una malattia cronica.

Il professor Francesco Di Raimondo, ordinario di Ematologia all’Università di Catania, ha sottolineato il ruolo crescente della medicina di prossimità e dell’assistenza domiciliare. Questi strumenti permettono di migliorare la qualità della vita, soprattutto nei pazienti anziani, che necessitano di un supporto continuativo e integrato tra ospedale e territorio. Secondo l’esperto, il futuro passa per un dialogo più stretto tra specialisti e medici di base, così da costruire percorsi di cura realmente condivisi.

Dal versante politico, l’onorevole Ylenja Lucaselli, membro della Commissione Bilancio della Camera, ha ricordato che tra il 2023 e il 2027 sono stati stanziati 10 milioni di euro specificamente dedicati al mieloma multiplo. Tuttavia, ha precisato che questi fondi devono essere inseriti in un programma più ampio di assistenza personalizzata, basata su un approccio “sartoriale” capace di adattarsi ai bisogni di ogni singolo paziente.

Anche l’onorevole Ilenia Malavasi, della Commissione Affari Sociali, ha posto l’accento sulla necessità di investire in infrastrutture sanitarie territoriali e in case di comunità, per garantire uniformità di accesso alle cure e una rete di servizi realmente vicina alle persone. Ha inoltre ricordato che l’invecchiamento della popolazione e il costo crescente dei farmaci richiedono una riorganizzazione profonda del Sistema Sanitario Nazionale.

Per l’onorevole Vanessa Cattoi, coordinatrice dell’intergruppo parlamentare Insieme per un impegno contro il cancro, è essenziale ascoltare i pazienti e assicurare la sostenibilità economica delle terapie innovative, che stanno cambiando la prognosi del mieloma multiplo e restituendo speranza a migliaia di persone.

A chiudere il confronto è stato Davide Petruzzelli, presidente de La Lampada di Aladino ETS, che ha invitato a un vero cambio di paradigma: «Dobbiamo passare da una sanità centrata sulla prestazione a una presa in carico completa del paziente, capace di accompagnarlo nella quotidianità. L’innovazione non è solo tecnologica, ma anche umana».

Guarda il servizio completo su YouTube.com/PianetaSalute per ascoltare le interviste agli esperti e scoprire come il mieloma multiplo stia cambiando volto grazie alla ricerca e alla medicina di prossimità.

Il futuro della cura del mieloma multiplo passa da qui: dalla collaborazione tra istituzioni, clinici e associazioni, e da una visione che mette al centro la persona, non solo la malattia.

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