Nuova terapia orale per il tumore della prostata: una sola compressa per i pazienti con mutazione BRCA

tumore della prostata

La combinazione niraparib + abiraterone, ora rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale, segna un passo avanti nella medicina di precisione per il tumore della prostata avanzato. Ecco come funziona, a chi è destinata e perché rappresenta una svolta nelle cure.

 

Il tumore della prostata e la necessità di nuove terapie mirate

Il tumore della prostata è il cancro maschile più diffuso in Italia, con oltre 480.000 uomini che convivono con la diagnosi e circa 40.000 nuovi casi ogni anno.
Nella maggior parte dei pazienti la malattia viene trattata con successo grazie a chirurgia o radioterapia, ma esiste una quota di persone che sviluppa forme metastatiche più aggressive e difficili da controllare.

Una delle variabili provocate dalla biologia del tumore è la mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, che interessa circa il 10% dei pazienti con carcinoma prostatico e rende la malattia meno sensibile alle terapie standard.

 

Che cos’è la nuova terapia orale per il tumore della prostata?

Per questi pazienti è ora disponibile in Italia una nuova terapia orale in un’unica compressa che combina due principi attivi: niraparib e abiraterone acetato.
La somministrazione quotidiana permette un duplice meccanismo d’azione:

  • abiraterone agisce sul fronte ormonale, bloccando la produzione di androgeni che alimentano la crescita del tumore;
  • niraparib, un inibitore PARP, colpisce selettivamente le cellule tumorali con mutazione BRCA impedendone la riparazione e portandole alla morte.

Questa sinergia farmacologica rientra nella strategia della medicina di precisione, cioè terapie costruite sul profilo genetico della malattia e non più solo sulla sua localizzazione.

 

Perché è una novità rilevante?

📌 È la prima terapia orale combinata rimborsata dal SSN per i pazienti con mutazione BRCA
📌 Evita infusioni ospedaliere e migliora l’aderenza terapeutica
📌 Agisce esattamente sulla vulnerabilità biologica del tumore
📌 È indicata già in prima linea nella malattia ormonoresistente

Secondo gli specialisti, i dati clinici dimostrano un rallentamento dell’evoluzione della malattia e un beneficio significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione.

 

Il ruolo decisivo del test genetico BRCA negli uomini

Molti associano la mutazione BRCA al tumore al seno femminile, ma anche gli uomini possono esserne portatori.
Ecco perché gli oncologi raccomandano il test genetico sul tessuto tumorale in tutti i casi di carcinoma prostatico metastatico: conoscere la presenza della mutazione permette di accedere a terapie mirate e, quando necessario, avviare uno screening familiare.

 

Dal congresso alla pratica clinica: la parola agli esperti

Nel servizio realizzato da Pianeta Salute TG, oncologi, ricercatori e rappresentanti delle associazioni pazienti spiegano come sta cambiando la gestione del tumore della prostata grazie a farmaci mirati come niraparib + abiraterone.

Guarda il servizio completo su YouTube.com/PianetaSalute
per ascoltare le interviste, i dati dello studio AMPLITUDE e le opinioni dei clinici che già utilizzano la terapia in real life.

Prevenzione, consapevolezza e medicina di precisione

Il tumore della prostata non è più “un solo tumore”, ma un gruppo di malattie diverse che richiedono approcci personalizzati.
La combinazione niraparib + abiraterone rappresenta un passo importante, ma resta centrale la diagnosi precoce, il dialogo con il medico e la conoscenza dei propri fattori di rischio genetici.

 

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