Il Congresso ERS 2024, appena conclusosi a Vienna, ha riunito i massimi esperti mondiali in medicina respiratoria per discutere le ultime innovazioni nel settore. Tra i principali temi trattati spiccano l'uso dell'intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi e i trattamenti personalizzati, oltre ai progressi significativi nell'utilizzo di farmaci biologici e tecnologie "omiche" per ottimizzare le cure. Un annuncio di grande impatto è stato quello del primo vaccino approvato per il virus respiratorio sinciziale (RSV) negli adulti sopra i 60 anni, con un'efficacia straordinaria dell'82%. Questo vaccino, una novità nel panorama medico, estende la protezione anche a persone tra i 50 e i 59 anni affette da malattie croniche come BPCO e diabete, riducendo drasticamente il rischio di gravi infezioni respiratorie.
Il virus respiratorio sinciziale è noto da tempo e colpisce sia la popolazione pediatrica che quella adulta, con un impatto particolarmente severo sugli anziani e su chi soffre di malattie croniche. Grazie ai progressi scientifici, ora è possibile proteggere queste categorie vulnerabili con un vaccino adiuvato che, con una singola somministrazione, offre una copertura per almeno due anni. L'efficacia è impressionante: il vaccino garantisce una protezione del 94% nel primo anno e del 67% nel secondo, rendendolo una svolta nella prevenzione delle infezioni delle basse vie respiratorie.
Nel contesto del congresso, si è discusso anche della gestione della BPCO e delle nuove frontiere terapeutiche. I trattamenti combinati di broncodilatatori e steroidi inalatori si sono dimostrati molto efficaci nel migliorare la qualità della vita dei pazienti, riducendo significativamente le riacutizzazioni e migliorando la funzionalità polmonare. In particolare, l'attenzione si è focalizzata sull'infiammazione e sul ruolo delle interleuchine, mediatori fondamentali nelle patologie respiratorie come asma, poliposi e bronchite cronica. Grazie alla ricerca, sono stati sviluppati farmaci che bloccano specifiche vie infiammatorie, portando a una gestione sempre più precisa e personalizzata delle malattie respiratorie.
La medicina respiratoria sta avanzando verso approcci sempre più innovativi, grazie anche all'introduzione di terapie biologiche mirate, come quelle utilizzate per trattare rare malattie come la granulomatosi eosinofila. La scoperta di molecole che bloccano specifiche proteine coinvolte nei processi infiammatori ha rivoluzionato il trattamento di queste patologie complesse, permettendo una gestione efficace senza l'uso massiccio di cortisone.