Indice trigliceridi-glucosio e obesità: perché è fondamentale tenerli sotto controllo per la salute del cuore
Una nuova frontiera nella prevenzione cardiovascolare? Ecco cosa ci dice uno studio recente
Quando si parla di salute del cuore, di solito si pensa subito al colesterolo alto e alla pressione arteriosa. Ma un recente studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology suggerisce che potremmo aggiungere un altro indicatore da monitorare attentamente: l’indice trigliceridi-glucosio, noto come TyG index. Se a questo aggiungiamo anche i parametri legati all’obesità, abbiamo nuovi importanti elementi per prevedere e prevenire il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti ipertesi.
Come direttore di Pianeta Salute, sento che questo argomento merita un’attenzione particolare: la prevenzione passa dalla conoscenza, e noi siamo qui per sensibilizzare e fornire strumenti utili a chiunque voglia prendersi cura della propria salute.
Cos’è l’indice trigliceridi-glucosio (TyG)?
L’indice TyG è un parametro che combina i livelli di trigliceridi e di glucosio a digiuno nel sangue. È stato introdotto come un modo semplice e accessibile per valutare la resistenza insulinica, una condizione in cui le cellule del corpo rispondono meno all’insulina, portando a un accumulo di zucchero nel sangue.
Questa resistenza insulinica è spesso associata a condizioni metaboliche come:
- Diabete di tipo 2
- Sindrome metabolica
- Obesità viscerale
In sostanza, più alto è l’indice TyG, maggiore è il rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari e metaboliche.
Lo studio: cosa ha scoperto?
Lo studio, che ha analizzato tre ampie coorti di pazienti ipertesi, ha messo in evidenza una correlazione significativa tra l’indice TyG, gli indicatori di obesità e il rischio di eventi cardiovascolari come infarto e ictus. Ecco i principali risultati:
- Chi aveva un TyG elevato presentava un rischio cardiovascolare maggiore rispetto a chi aveva valori più bassi.
- Gli indicatori di obesità, come l’indice di massa corporea (BMI) e la circonferenza vita, sono risultati fortemente associati al rischio cardiovascolare, specialmente se combinati con un alto TyG.
- L’infiammazione cronica sembra giocare un ruolo chiave: i ricercatori hanno osservato che marcatori infiammatori elevati (come la proteina C-reattiva) mediano il legame tra TyG, obesità e rischio cardiovascolare.
Perché questi risultati sono importanti?
La novità di questo studio sta nell’aver identificato un indice semplice da calcolare, come il TyG, che potrebbe diventare uno strumento di screening precoce per identificare chi è a rischio di eventi cardiovascolari gravi, soprattutto tra le persone ipertese e in sovrappeso.
Fino ad oggi, nella pratica clinica ci si è concentrati molto su colesterolo e pressione sanguigna, ma questa ricerca ci spinge a guardare oltre, integrando nuovi parametri per una prevenzione più completa.
Cosa possiamo fare per ridurre il rischio?
La buona notizia è che ci sono molte cose che possiamo fare per mantenere basso il nostro indice TyG e migliorare gli indicatori di obesità. Ecco alcuni consigli pratici:
- Adottare una dieta equilibrata, ricca di fibre, verdure, cereali integrali e povera di zuccheri semplici e grassi saturi.
- Fare attività fisica regolare: bastano 30 minuti al giorno di camminata veloce per migliorare la sensibilità insulinica e ridurre i trigliceridi.
- Tenere sotto controllo il peso corporeo, cercando di mantenere un BMI nella norma e riducendo il grasso viscerale (quello localizzato sull’addome).
- Monitorare periodicamente i livelli di trigliceridi e glicemia, soprattutto se si è ipertesi o in sovrappeso.
- Evitare il fumo e limitare il consumo di alcol, che peggiorano la resistenza insulinica e aumentano il rischio cardiovascolare.
Il nostro impegno su Pianeta Salute
Come redazione di Pianeta Salute, ci impegniamo a fare la nostra parte. Sensibilizzare su questi temi è fondamentale, perché molte persone non sanno che prevenire non significa solo controllare la pressione e il colesterolo, ma anche agire su tanti piccoli fattori, come il peso corporeo e il metabolismo degli zuccheri.
Nei prossimi mesi vogliamo lavorare per offrire contenuti sempre più utili e pratici, con il supporto di specialisti, per aiutare chi ci segue a prevenire le malattie cardiovascolari con scelte consapevoli.
Leggi lo studio completo
Se vuoi approfondire i dettagli scientifici, puoi leggere l’articolo completo pubblicato su PubMed Central qui: Inflammatory markers link triglyceride-glucose index and obesity indicators with adverse cardiovascular events in patients with hypertension: insights from three cohorts.
Prendersi cura del proprio cuore significa fare ogni giorno piccole scelte che, sommate, possono fare una grande differenza. Noi di Pianeta Salute siamo qui per accompagnarti in questo percorso.
Monica Di Leandro
Giornalista scientifica, Direttore di Pianeta Salute