Assistenza psico-oncologica per i pazienti con tumore: la Regione Lazio prima in Italia ad approvare la legge
Il Lazio da oggi è la prima Regione italiana ad istituire per legge i servizi di psico-oncologia negli ospedali per i pazienti oncologici. Un traguardo importante raggiunto grazie al lavoro portato avanti dalle 43 Associazioni pazienti del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” insieme al Consigliere Loreto Marcelli, componente dell’Intergruppo Parlamentare “Insieme contro il cancro” e Vice Presidente della Commissione Sanità.
Approvata dal Consiglio Regionale del Lazio la proposta di legge 191 del 17 ottobre 2019, che promuove l’adozione dei servizi di assistenza psico-oncologica nella Rete oncologica regionale.
Sono almeno 1.000.000 i malati con una diagnosi di tumore che hanno necessità di supporto psico-oncologico in Italia. La legge 191 prevede percorsi formativi per i quasi 700 specialisti previsti nel solo Lazio.
Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge regionale n.191 del 17 ottobre 2019 che promuove l’istituzione dei servizi di assistenza psico-oncologica negli ospedali della Regione e la presenza obbligatoria della figura dello psiconcologo all’interno del team multidisciplinare che si occupa della presa in carico del paziente oncologico e onco-ematologico. L’aula consigliare ha approvato all’unanimità.
È un traguardo importante per le decine di migliaia di persone che hanno ricevuto una diagnosi di tumore in Italia e necessitano di supporto psicologico; un passo avanti per le 43 Associazioni pazienti del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” che da oltre 5 anni hanno lavorato senza sosta insieme al Consigliere Loreto Marcelli latore della proposta di legge. A partire da oggi dunque gli ospedali del Lazio dovranno dotarsi di uno psiconcologo che entra a far parte obbligatoriamente del team multidisciplinare che si occupa della presa in carico dei pazienti oncologici.
«Da ben 7 anni il gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, fa attività di advocacy per l’introduzione della psico-oncologia all’interno dei reparti ospedalieri italiani – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente Salute Donna onlus e Coordinatrice del Gruppo – l’approvazione della proposta di legge Marcelli da parte del Consiglio Regionale del Lazio è il coronamento di questo sforzo istituzionale che tutte le Associazioni del progetto hanno portato avanti per così lungo tempo. Sono molto soddisfatta perché l’assistenza psico-oncologica è un bisogno clinico molto sentito dai pazienti ma in parte ancora insoddisfatto sul territorio nazionale. Voglio ringraziare in modo particolare il Consigliere Marcelli per il forte impegno che ha mostrato in questi anni a favore dei pazienti oncologici e onco-ematologici. Auspichiamo che l’esperienza del Lazio possa presto essere esportata in altre Regioni».
L’idea di istituire obbligatoriamente i servizi di assistenza psico-oncologica in ospedale è nata dall’ascolto dei pazienti, persone che lottano ogni giorno contro il cancro e hanno bisogno di supporto psicologico per riuscire ad affrontare il lungo e doloroso percorso della malattia. La legge 191 va a sanare una carenza importante che non può più essere lasciata alla buona volontà delle Amministrazioni ospedaliere. Il Lazio, d’altra parte, aveva già intrapreso questo cammino all’interno della Rete oncologica regionale per la gestione del tumore della mammella, con l’introduzione nelle Breast Unit di psiconcologi, parte integrante del team multidisciplinare.
«Sono molto contento del consenso unanime che questa proposta di legge ha ricevuto presso l’aula del Consiglio Regionale del Lazio perché dimostra che è stata compresa appieno l’importanza del ruolo e del lavoro dello psiconcologo a tutela del paziente oncologico e onco-ematologico – sottolinea il Consigliere Loreto Marcelli, componente dell’Intergruppo Parlamentare “Insieme contro il cancro” e Vice Presidente della Commissione Sanità – ringrazio le Associazioni pazienti aderenti al gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” e la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), che lavorando in sinergia, ognuna con le proprie esperienze e conoscenze, hanno contribuito fattivamente a questo complesso ma necessario processo di comprensione e consapevolezza sulla necessità della psico-oncologia nei reparti ospedalieri. Mi auguro di vedere presto l’attuazione delle disposizioni contenute nel Testo unico di legge e che questo primo passo possa diventare d’esempio per altre realtà istituzionali del nostro Paese ed ampliare l’offerta per i pazienti».
Il cancro si ripercuote sulla sfera affettiva, sessuale, di coppia, relazionale, sociale, lavorativa e scolastica. Secondo il 12° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in Italia, il 25-30% dei pazienti presenta disturbi psicologici di depressione e ansia che si ripercuotono sulla qualità della vita, del recupero, dell’aderenza alle cure e della riabilitazione mentre il 50-70% è soggetto a distress emozionale. Si stima che almeno 1.000.000 di malati in Italia abbia necessità di interventi psico-oncologici specialistici cui vanno aggiunti interventi per caregiver, familiari e operatori sanitari.
«Questa legge – commenta Angela Piattelli, Vice Presidente della Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) – va nella direzione da tempo auspicata dalla nostra Società scientifica, ovvero quella di consentire ai professionisti psicologi di entrare a far parte a tutto tondo del team multidisciplinare nei reparti oncologici e onco-ematologici e offrire ai pazienti l’accesso al supporto psicologico che ancora non è capillarmente diffuso o è a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Ricordo che il sostegno psicologico è uno dei bisogni maggiormente richiesti dai malati con tumore e dalle loro famiglie, che da soli spesso non ce la fanno ad affrontare una malattia grave come un tumore con tutte le conseguenze ad essa correlate. Spero che questa importante decisione dell’aula del Consiglio Regionale del Lazio possa fare da apripista per altre realtà regionali e anche per diventare legge a livello nazionale».
Il Testo di legge si compone di 6 articoli che oltre a dettare disposizioni finalizzate a tutelare il diritto di ogni paziente oncologico della Regione ad accedere alle cure psico-oncologiche, promuove l’inserimento dei servizi di assistenza psico-oncologica nella Rete oncologica regionale attraverso l’attivazione di un modello organizzativo multidisciplinare-multiprofessionale integrato in cui la figura della psiconcologo viene potenziata in tutte le fasi di malattia. La legge 191 dispone altresì percorsi formativi ad hoc per gli specialisti diretti ad un potenziale numero di 680 psicologi la cui formazione sarà effettuata per gruppi di 50-60 partecipanti mediante lezioni in presenza, FAD e tirocini di 10 ore.