Comprendere l’Amiloidosi: Cos’è, Fattori di Rischio, Diagnosi e Trattamenti Disponibili
L’amiloidosi è una malattia rara e poco conosciuta, ma che sta guadagnando attenzione mediatica grazie alla recente diagnosi del celebre fotografo Oliviero Toscani.
Questa patologia può colpire vari organi, ma una delle sue forme più gravi è l’amiloidosi cardiaca, che colpisce il cuore.
In questo articolo, esploreremo cos’è l’amiloidosi, quali sono i fattori di rischio, chi può esserne affetto, e come avviene la diagnosi. Infine, parleremo delle opzioni terapeutiche attualmente disponibili per trattare questa malattia.
Cos’è l’Amiloidosi?
L’amiloidosi è una condizione caratterizzata dall’accumulo anomalo di proteine mal ripiegate, chiamate amiloidi, nei tessuti e negli organi del corpo. Queste proteine possono formare depositi rigidi e densi, che interferiscono con la normale funzione degli organi. Quando l’amiloidosi colpisce il cuore, viene chiamata amiloidosi cardiaca, e può portare a insufficienza cardiaca.
Tipi di Amiloidosi
Esistono diversi tipi di amiloidosi, tra cui:
- Amiloidosi AL: La forma più comune fino a poco tempo fa, causata dalle catene leggere delle immunoglobuline, spesso associata a malattie del sangue come mieloma multiplo.
- Amiloidosi da Transtiretina (TTR): Questa forma può essere ereditaria o acquisita, con una prevalenza maggiore negli individui anziani. La transtiretina è una proteina prodotta dal fegato, e una sua mutazione genetica o instabilità legata all’età può causare l’accumulo di amiloidi nel cuore.
Fattori di Rischio
I fattori di rischio per l’amiloidosi variano a seconda del tipo:
- Familiarità: La presenza di mutazioni genetiche nella famiglia aumenta il rischio di amiloidosi ereditaria.
- Età avanzata: L’amiloidosi da transtiretina wild-type, conosciuta anche come senile, è più comune negli individui oltre i 65 anni.
- Sesso maschile: Gli uomini sono più frequentemente colpiti dalla forma wild-type rispetto alle donne.
- Malattie del sangue: Condizioni come mieloma multiplo, leucemia e linfoma possono aumentare il rischio di sviluppare amiloidosi AL.
Sintomi e Segnali d’Allarme
I sintomi dell’amiloidosi cardiaca sono spesso aspecifici, il che rende difficile una diagnosi precoce. Tra i segnali più comuni troviamo:
- Mancanza di fiato: L’affanno può verificarsi anche a riposo o durante attività leggere.
- Palpitazioni: Battiti cardiaci irregolari o accelerati.
- Edema: Gonfiore delle gambe o accumulo di liquidi nei polmoni.
- Stanchezza e debolezza: Sensazione di affaticamento persistente.
Come si Diagnostica l’Amiloidosi?
La diagnosi di amiloidosi richiede un approccio multidisciplinare e l’utilizzo di vari strumenti diagnostici. Ecco i passaggi principali per arrivare a una diagnosi corretta:
- Sospetto clinico: È fondamentale che i medici di base riconoscano i sintomi sospetti e indirizzino i pazienti verso ulteriori indagini.
- Esami di laboratorio: Test specifici come il dosaggio della troponina o del peptide natriuretico di tipo B (BNP) possono suggerire la presenza di amiloidosi.
- Imaging cardiaco: L’elettrocardiogramma (ECG) e l’ecocardiogramma possono rivelare anomalie tipiche dell’amiloidosi cardiaca.
- Scintigrafia cardiaca: Utilizzando traccianti ossei, questa tecnica permette di identificare con alta precisione la presenza di amiloide nel cuore, specialmente per l’amiloidosi da transtiretina.
- Biopsia: In alcuni casi, la diagnosi definitiva richiede una biopsia del tessuto cardiaco o di altri tessuti, come ghiandole salivari o grasso perombelicale.
Opzioni Terapeutiche
Il trattamento dell’amiloidosi varia in base al tipo e alla gravità della malattia. Attualmente, le opzioni terapeutiche includono:
- Terapia farmacologica: Per l’amiloidosi AL, farmaci come il bortezomib e il daratumumab sono utilizzati per controllare la produzione anomala di proteine. Per la TTR, farmaci stabilizzanti come il tafamidis possono rallentare la progressione della malattia.
- Trapianto di organi: Nei casi più gravi, può essere necessario il trapianto di cuore o fegato.
- Terapie di supporto: Gestione dei sintomi e delle complicanze, come l’insufficienza cardiaca, è cruciale per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Conclusione
L’amiloidosi è una malattia complessa e spesso sotto-diagnosticata, ma la crescente consapevolezza, spinta anche da figure pubbliche come Oliviero Toscani, può aiutare a migliorare il riconoscimento precoce e l’accesso alle cure. Conoscere i sintomi, i fattori di rischio e le modalità di diagnosi è fondamentale per affrontare questa malattia in modo efficace. Se sospettate di avere sintomi correlati all’amiloidosi, rivolgetevi al vostro medico di base per una valutazione accurata e, se necessario, un referral a un centro specializzato.
Fonti:
- Campagna “Il cuore lo sa”. Disponibile su: pfizer.it
- Fondazione Italiana per il Cuore:. Amiloidosi cardiaca: Sintomi, diagnosi e trattamento.
- Chimenti, C. (2023). Intervista sulla amiloidosi cardiaca per Pianeta Salute: https://youtu.be/
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