Longevità e Salute: come cambierà la nostra società entro il 2050

Il futuro dell’Italia passa dalla salute pubblica, dall’innovazione scientifica e da nuove politiche di welfare: il punto dal primo evento “Future – Economia, Longevità e Salute”, promosso da Pfizer.

L’Italia che invecchia: una sfida per tutti

In Italia, un cittadino su quattro ha più di 65 anni. Entro il 2050 sarà uno su tre. Questo dato, da solo, racconta una trasformazione profonda che coinvolge il nostro sistema sanitario, il mercato del lavoro, il welfare e l’intera struttura economica del Paese. L’invecchiamento della popolazione, infatti, non è più solo una questione demografica: è una sfida strutturale che riguarda salute pubblica, sostenibilità e crescita.

Da queste premesse nasce l’evento “Future – Economia, Longevità e Salute”, promosso da Pfizer Italia e ospitato a Palazzo Wedekind a Roma. Un laboratorio di idee che ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo scientifico, dell’industria farmaceutica e delle associazioni pazienti, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa per una società della longevità.

Vivere più a lungo sì, ma anche meglio

Longevità non significa solo vivere più a lungo, ma vivere bene. Questo concetto è al centro del nuovo paradigma: garantire una lunga vita in buona salute, grazie a politiche di prevenzione, accesso tempestivo all’innovazione e un approccio integrato tra sanità, economia e demografia.

Uno degli interventi più significativi ha sottolineato come il rilascio più rapido dei farmaci nelle farmacie pubbliche e convenzionate stia già migliorando l’aderenza terapeutica, portando risparmi allo Stato e migliori esiti clinici ai pazienti. Un esempio concreto di salute sostenibile, che parte da decisioni politiche e si traduce in effetti tangibili sulla popolazione.

Ricerca scientifica, innovazione e sistema Paese

Il ruolo dell’industria farmaceutica è cruciale in questa trasformazione. Come emerso durante il convegno, Pfizer Italia ha attualmente in corso oltre 90 studi clinici nel nostro Paese, offrendo opportunità di trattamento a più di 1000 pazienti. Investimenti che generano benefici non solo per i singoli, ma per l’intero sistema sanitario nazionale, grazie ai costi evitati e al potenziamento delle competenze.

La ricerca scientifica, insieme all’utilizzo dei big data sanitari e alle nuove tecnologie, può guidare un cambiamento positivo, orientando la medicina verso approcci sempre più personalizzati e predittivi. In questo senso, la digitalizzazione e la raccolta sistematica di dati clinici saranno strumenti essenziali per invecchiare in salute e ridurre l’impatto delle cronicità.

Una questione di equilibrio economico e sociale

Secondo le stime condivise nel corso dell’evento, entro i prossimi 25 anni l’Italia perderà circa 7,6 milioni di persone in età lavorativa. Allo stesso tempo, la popolazione over 65 crescerà di 10 punti percentuali. Senza politiche mirate, questo squilibrio rischia di mettere sotto pressione la sostenibilità del welfare e del sistema produttivo.

Ma c’è anche un’opportunità: oggi gli anziani sono più istruiti, più attivi e più sani rispetto al passato. La sfida è valorizzare il capitale umano, rafforzando occupazione giovanile e femminile, e promuovendo una società inclusiva e resiliente.

Le associazioni pazienti protagoniste del cambiamento

Un messaggio forte e chiaro arriva anche dal mondo dell’associazionismo: i pazienti e i caregiver devono diventare parte attiva del processo. Le associazioni possono svolgere un ruolo di ponte tra bisogni e soluzioni, trasformando le esperienze quotidiane in proposte concrete per i decisori. Non è più tempo di antagonismi: serve collaborazione tra tutti gli attori del sistema salute.

Guarda il video integrale dell’evento

Approfondisci tutti i temi emersi durante “Future – Economia, Longevità e Salute” grazie al nostro video completo. Un’occasione per ascoltare dalla voce dei protagonisti le prospettive, le sfide e le opportunità della longevità in Italia.

Conclusioni: longevità, salute e innovazione devono camminare insieme

Se vogliamo un’Italia pronta ad affrontare le sfide del futuro, dobbiamo ripensare oggi il nostro approccio alla salute. Prevenzione, innovazione, equità di accesso e dialogo tra istituzioni, industria e cittadini sono gli ingredienti fondamentali per costruire un modello di longevità attiva e sostenibile.

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