Tumore alla vescica: la prevenzione passa anche dallo sport

Tumore alla vescica: la prevenzione passa anche dallo sport

Nella suggestiva cornice di Piazza del Campo a Siena, in occasione della tappa toscana del Giro d’Italia 2025, è andata in scena un’iniziativa ad alto impatto sociale: Non girarci intorno, la campagna di sensibilizzazione sul tumore alla vescica promossa da Merck.

L’evento si inserisce nel contesto del Bladder Cancer Awareness Month, mese dedicato alla consapevolezza su una neoplasia che ogni anno colpisce migliaia di persone in Italia e nel mondo, ma di cui si parla ancora troppo poco.

Il messaggio degli esperti: non sottovalutare i sintomi

Come spiegato dal prof. Michele Maio, uno dei massimi esperti italiani in oncologia e immunoterapia, il primo passo per contrastare il cancro alla vescica è riconoscere i segnali che il corpo invia.

«Se ci sono sintomi anomali – afferma Maio – è fondamentale rivolgersi subito al medico di medicina generale, che potrà indirizzare verso lo specialista giusto. La diagnosi precoce può fare la differenza tra una malattia curabile e una patologia avanzata».

Tra i sintomi più comuni del tumore alla vescica, ricordiamo:

  • presenza di sangue nelle urine (ematuria),
  • dolore o bruciore durante la minzione,
  • bisogno frequente di urinare anche senza stimolo reale.

Immunoterapia: come funziona e perché è una rivoluzione

Negli ultimi anni, l’immunoterapia oncologica ha cambiato profondamente il modo in cui affrontiamo diversi tipi di tumore. Si tratta di farmaci che potenziano il sistema immunitario del paziente, rendendolo capace di riconoscere e distruggere le cellule tumorali.

«In alcuni tipi di tumore – spiega Maio – l’immunoterapia ha già sostituito completamente la chemioterapia. In altri casi, viene somministrata prima della chirurgia, con l’obiettivo di ridurre la massa tumorale e facilitare l’intervento. Parliamo di trattamenti con risultati importanti sulla sopravvivenza a lungo termine.»

Ma funziona per tutti?

Non sempre. Il prof. Maio sottolinea che una quota di pazienti non risponde all’immunoterapia: «Alcuni tumori sono resistenti fin dall’inizio o sviluppano resistenze nel tempo. Per questo la ricerca sta lavorando per comprendere meglio i meccanismi che rendono un tumore sensibile o meno a questo tipo di trattamento».

Gli studi attuali si concentrano su nuovi biomarcatori, sulla caratterizzazione del microambiente tumorale e su strategie personalizzate, per arrivare a trattamenti sempre più efficaci anche nei casi più complessi.

Tumore alla vescica: cosa possiamo fare?

Prevenire il tumore alla vescica è possibile, soprattutto adottando uno stile di vita sano. Le principali raccomandazioni includono:

  • smettere di fumare (il fumo è il primo fattore di rischio),
  • seguire una dieta ricca di fibre e povera di grassi,
  • evitare l’esposizione a sostanze chimiche tossiche,
  • sottoporsi regolarmente a controlli, soprattutto in presenza di sintomi sospetti.

Quando lo sport incontra la salute

Un messaggio forte che, grazie al Giro d’Italia, arriva a migliaia di persone: parlare di prevenzione in un contesto sportivo significa valorizzare lo stile di vita attivo, promuovere la salute e rompere il silenzio su una malattia che si può combattere, se affrontata per tempo.

Guarda l’intervista esclusiva al prof. Michele Maio nel video in alto e scopri tutto sull’immunoterapia e sulla prevenzione del tumore alla vescica.


Conclusione

Contro il cancro non bisogna girarci intorno. La prevenzione inizia con l’informazione. Condividi questo articolo per aiutare altri a riconoscere i segnali del tumore alla vescica e a fare scelte consapevoli per la propria salute.


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