Cardioncologia e trombosi venosa profonda: il Dott. Pattarino spiega tutto | L’Esperto Risponde

Cardioncologia e trombosi venosa profonda: il Dott. Pattarino spiega tutto | L’Esperto Risponde

🩺 Cardioncologia e trombosi venosa profonda sono due tematiche fondamentali per chi affronta un percorso oncologico. In questa puntata di L’Esperto Risponde, il Dott. Francesco Pattarino, cardiologo ed ecocardiografista presso la Casa di Cura San Francesco di Bergamo, ci spiega perché è essenziale monitorare la salute cardiovascolare nei pazienti oncologici e come riconoscere i segnali della trombosi.

🔎 Cos’è la Cardioncologia?

La cardioncologia è una disciplina in forte espansione che studia gli effetti delle terapie oncologiche sul cuore. Spesso, i pazienti oncologici sono soggetti a un aumento del rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari, come la trombosi venosa profonda, che può portare a una pericolosa embolia polmonare.

📌 Trombosi venosa profonda: sintomi e cause

La trombosi venosa profonda è causata dalla formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda, spesso nelle gambe.
I sintomi possono variare: gonfiore, dolore, arrossamento e calore localizzato sono i segnali più comuni, ma in alcuni casi può essere asintomatica.
Se il coagulo si stacca e raggiunge i polmoni, può provocare un’embolia polmonare, una condizione grave e potenzialmente fatale.

⚠️ Chi è più a rischio?

Alcuni fattori aumentano il rischio di sviluppare una trombosi venosa profonda:
✔️ Pazienti oncologici: le terapie, l’allettamento prolungato e la maggiore coagulabilità del sangue possono favorire la formazione di trombi.
✔️ Interventi chirurgici e periodi di immobilità (ad esempio, lunghi voli aerei o degenze prolungate).
✔️ Terapie ormonali, pillola anticoncezionale o farmaci oncologici come il tamoxifene.
✔️ Fumo e sedentarietà, fattori di rischio che possono essere modificati con uno stile di vita sano.

💡 Prevenzione e trattamenti

La prevenzione è cruciale! Per ridurre il rischio di trombosi, il Dott. Pattarino consiglia:
Movimento e attività fisica, anche lieve, per mantenere una buona circolazione.
Terapie anticoagulanti in caso di pazienti ad alto rischio.
Screening regolari per chi è sottoposto a trattamenti oncologici.

👉 Vuoi saperne di più su trombosi, embolia polmonare e prevenzione cardiovascolare? Guarda il video completo e ascolta i consigli del Dott. Pattarino

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