Tumore al polmone EGFR mutato: una terapia senza chemio migliora la sopravvivenza globale

Tumore al polmone EGFR mutato: una terapia senza chemio migliora la sopravvivenza globale

Dall’European Lung Cancer Congress 2025 arrivano i dati dello studio MARIPOSA: la combinazione di amivantamab e lazertinib cambia le prospettive per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule e mutazione EGFR.


Un nuovo orizzonte per la cura del tumore al polmone

Un’importante novità nella cura del tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR è stata annunciata all’European Lung Cancer Congress 2025 di Parigi. I riflettori si sono accesi sui risultati dello studio MARIPOSA, che ha testato una combinazione terapeutica chemio-free a base di amivantamab e lazertinib. I dati parlano chiaro: rispetto alla monoterapia con osimertinib, oggi considerata lo standard, la nuova combinazione offre un miglioramento significativo della sopravvivenza globale.


EGFR: una mutazione che riguarda il 15% dei pazienti

Il tumore al polmone con mutazione del gene EGFR rappresenta circa il 15% dei casi di carcinoma polmonare non a piccole cellule. Fino a oggi, la terapia standard con osimertinib garantiva una sopravvivenza media di circa 30 mesi. Tuttavia, i limiti legati alla comparsa di resistenze e alla progressione della malattia hanno spinto la ricerca a esplorare nuove strade.

La combinazione di amivantamab (un anticorpo monoclonale bispecifico) e lazertinib (inibitore tirosin-chinasico di terza generazione) si è dimostrata capace di ritardare la progressione della malattia e aumentare il numero di pazienti che restano in remissione più a lungo.


Sopravvivenza globale: +25% rispetto alla monoterapia

Uno dei dati più attesi dallo studio MARIPOSA era quello sulla sopravvivenza globale (overall survival). I risultati sono stati sorprendenti: i pazienti trattati con la nuova combinazione hanno mostrato una riduzione del rischio di morte del 25% rispetto a quelli trattati con la sola monoterapia. Questo si traduce in una maggiore possibilità di restare in vita a tre anni dall’inizio della terapia.

Una notizia che cambia anche la comunicazione medico-paziente: «Poter dire a chi ci chiede quanto tempo ho davanti? che oggi c’è una terapia in grado di offrire una prospettiva più lunga, è un messaggio di grande valore anche psicologico», sottolineano gli specialisti.


Cronicizzare il tumore al polmone è possibile

Uno degli aspetti più rivoluzionari di questa nuova combinazione è la possibilità di ritardare lo sviluppo di resistenze, una delle sfide principali nel trattamento del tumore al polmone EGFR mutato.

Se la guarigione definitiva resta un obiettivo ancora lontano, la nuova frontiera è cronicizzare la malattia, prolungando la vita dei pazienti e migliorandone la qualità. Questo approccio mira a rendere il tumore al polmone una patologia gestibile nel tempo, grazie a terapie più efficaci e durature.


Gestire la tossicità per migliorare la qualità di vita

Uno dei punti critici di qualsiasi terapia oncologica è la tollerabilità. Nel caso della combinazione amivantamab + lazertinib, i dati iniziali avevano evidenziato tossicità cutanee significative. Tuttavia, un altro studio presentato al congresso – lo studio QUOKKA – ha mostrato che adottando un approccio proattivo alla prevenzione degli effetti collaterali, è possibile ridurre drasticamente gli eventi avversi gravi.

Attraverso semplici accorgimenti – come l’uso precoce di antibiotici per bocca e prodotti idratanti per pelle, unghie e capelli – due pazienti su tre riescono a evitare le tossicità di grado 3, quelle più impattanti sulla qualità della vita.


Verso un nuovo standard di cura per i pazienti EGFR mutati

I risultati dello studio MARIPOSA segnano un potenziale cambio di paradigma: una terapia senza chemioterapia, più efficace e tollerabile, che potrebbe diventare il nuovo standard di cura per i pazienti con tumore al polmone EGFR mutato.

Questa combinazione promette più tempo, più qualità di vita e più speranza. E in oncologia, tutto questo vale quanto – e forse più – di una terapia.


Guarda il nostro approfondimento video: scopri come cambia oggi il futuro dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule.

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